Il 2012 e' stato un 'annus horribilis' per il cinema. E' quanto emerge dall'Annuario dello Spettacolo 2012 della Societa' italiana autori e editori (Siae), presentato questa mattina a Roma. I numeri sono pietosi: rispetto al 2011 gli ingressi sono diminuiti del 10,68 per cento; la spesa al botteghino si e' ridotta dell'8,62 e quella del pubblico dell'8,51, mentre il volume d'affari e' calato dell'8,51 per cento. Si tratta di valori inferiori addirittura a quelli del 2007, sottolinea la Siae precisando pero' che "il cinema esprime, da solo, oltre il 70 per cento di tutti gli spettacoli allestiti in Italia nel 2012, a conferma dell'estrema capillarita' dell'offerta cinematografica in tutte le aree del Paese"
Inoltre, si e' registrato un "lieve incremento del numero di spettacoli (+0,27 per cento) e delle presenze (+8,21)". A soffrire e' anche il teatro, evidenzia l'ente presieduto da Gino Paoli, "che mostra linee di tendenza essenzialmente negative nel 2012, con una flessione di tutti gli indicatori: spettacoli diminuiti del 4,04 per cento; ingressi del 2,58 per cento; presenze del 21,44; spesa al botteghino del 4,99; spesa del pubblico del 6,54 e volume d'affari del 7,33 per cento". Tuttavia, precisa la Siae, "e' importante rilevare che nel comparto coesistono settori in sostanziale tenuta, come la Lirica e il Balletto, e altri in estrema difficolta', in primis la Rivista e la commedia musicale".
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