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Pubblicato il 19/04/2013 22:10

Crisi, una famiglia su 3 rinuncia al dentista

dentista, osservatorio

La crisi economica spegne anche il sorriso di 2 milioni di bambini, mettendo a rischio la salute della loro bocca. E' l'allarme degli esperti riuniti a Roma, dal 18 al 20 aprile, per il XX Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti di Odontoiatria. Una famiglia su tre non puo' piu' permettersi di affrontare il costo di una cura ortodontica adeguata, cosi' rinuncia o ritarda a mettere l'apparecchio ai propri figli, prendendo d'assalto le strutture pubbliche ormai al collasso: secondo stime recenti, le richieste di prestazioni tramite Ssn sono infatti cresciute del 20% in un solo anno.
Il 90 per cento degli under 14, pari a 5 milioni di bimbi, avrebbe bisogno dell'apparecchio per i denti ma nel 2012 le terapie ortodontiche sono crollate del 40%, cosi' circa due milioni di bimbi rischiano danni ai denti per colpa della crisi economica. Il costo medio minimo per un apparecchio ortodontico e una terapia adeguata fra i 6 e i 14 anni e' di 3.000-6.000 euro, e oggi molti genitori non possono piu' permetterselo: cresce la richiesta di pagamenti dilazionati e prestiti, cosi' come l'accesso all'odontoiatria pubblica che rischia di esplodere. Le richieste al Ssn sono aumentate del 20% ma i 3.500 dentisti che operano nelle strutture pubbliche, erogando circa 4 milioni di prestazioni ambulatoriali all'anno sono ormai al collasso. Per favorire l'accesso alle cure riducendo il carico economico sulle famiglie a costo zero per lo Stato, il Collegio dei professori universitari, le Associazioni dei professionisti e le imprese del settore, hanno approvato il primo documento programmatico con cui si richiede la possibilita' di detrarre dalle imposte le spese dentistiche e concedere benefici fiscali agli studi che investono in innovazioni tecnologiche per combattere cosi' anche la piaga dell'evasione ancora consistente a fronte di un fatturato di 6 miliardi di euro di spesa complessiva da parte degli italiani. Il provvedimento servira' anche a ridurre l'abusivismo: sono infatti circa 15mila i professionisti falsi o abusivi che oltre a evadere le tasse costituiscono un evidente e grave pericolo per la salute dei cittadini

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