Il 50% degli italiani continua a credere nel progetto dell'Unione Europea, anche se, negli ultimi dieci anni la percezione dell'ingresso nell'Unione come un vantaggio per l'Italia si e' sensibilmente ridotta. Gli euroscettici ed i ''freddi'' verso il processo di Unione superano con il 52% delle risposte i pro-Europa che raggiungono il 40%. E' quanto emerge dal sondaggio di Swg Lab di febbraio, ''Scenari di un'Italia che cambia'', i cui risultati sono stati resi noti oggi. Il 40% degli intervistati ritiene che l'Unione Europea sia una scelta politica priva di fondate basi economiche, mentre per il 36% si tratta un progetto necessario che sta attraversando un momento difficile e per il 14% di un punto cardine a cui fare riferimento per superare la crisi. Quanto alla speranza nei confronti del progetto di Unione Europea, il 19% ritiene che l'Italia abbia ricevuto piu' vantaggi che svantaggi (era il 70% nel 2002), mentre il 47% ritiene che siano maggiori gli svantaggi (era il 15% nel 2002). Scarso anche l'interesse verso l'appuntamento di maggio per la elezione del Parlamento Europeo: il 46% le ritiene abbastanza o molto importanti, contro un interesse per le politiche pari al 66% e per le amministrativde del 67%
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