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Pubblicato il 10/11/2013 18:06

Istat, le pensioni d'oro di un milione di persone pesano come quelle di altre sette milioni

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Nel 2011 il 5,2% dei pensionati e' nella fascia piu' 'ricca', sopra i 3 mila euro di reddito da pensione al mese. Si tratta di 861 mila persone, che assorbono 45 miliardi di euro l'anno, il 17% della spesa totale, poco meno di quanto sborsato (51 miliardi, 19,2%) per i 7,3 milioni, il 44% dei pensionati, sotto i mille euro. E' quanto emerge da dati Istat.
Insomma meno di un milione di teste che, in termini di spesa pensionistica, vale quasi come piu' di sette milioni di persone, quasi la meta' del totale. Forte e' il divario tra donne e uomini, quest'ultimi rappresentano il 76,3% dei pensionati over tre mila euro al mese, quasi otto su dieci.

Se si fa il confronto con l'anno precedente, sempre in base alle ultime tavole pubblicate dall'Istat a fine ottobre, si scopre che nel 2011, anche se il numero dei pensionati in Italia e' diminuito di 38 mila unita', il gruppo che percepisce piu' di tre mila euro mensili e' salito di 85 mila (+10,9%), con un aumento della spesa di 4,6 miliardi di euro. In generale c'e' una tendenza alla 'migrazione' dei pensionati verso classi d'importo maggiore, spiegabile sia con la perequazione annuale, sia con il fatto che il valore medio delle nuove pensioni e' maggiore di quello delle cessate. Infatti sempre nel 2011 si e' verificata anche una diminuzione dei pensionati sotto i mille euro (di quasi 250 mila teste, -3,3%). Occorre ricordare come si stia parlando di pensionati e non di pensioni, e una persona puo' essere titolare di piu' trattamenti (pensioni di vecchiaia, invalidita', sociali e altro).

La distribuzione dei pensionati per classe d'importo risente infatti della possibilita' di cumulo di uno o piu' trattamenti sullo stesso beneficiario. Sempre nel 2011 risulta che quasi un quarto dei pensionati e' destinatario di un doppio assegno. Probabilmente con il blocco dell'indicizzazione e gli altri cambiamenti che hanno toccato il mondo delle pensioni dalla fine del 2011 qualcosa oggi e' cambiato, ma si tratta comunque di dati consolidati, riflesso di situazioni che permangono negli anni.

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