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Pubblicato il 27/02/2015 12:12

Istat, segni di ripresa, una su due aumenta fatturato

osservatorio, istat

Segnali di ripresa per il sistema produttivo italiano: lo segnala l'Istat nel Rapporto sulla competitivita'. Secondo l'istituto di statistica, nel corso del 2014 "il sistema produttivo italiano ha mostrato segni di ripresa, che emergono chiaramente se si considerano anche le dinamiche individuali delle imprese, oltre che gli indicatori congiunturali aggregati: nei primi tre trimestri dell'anno un'impresa manifatturiera su due (tra quelle con almeno 20 addetti) ha aumentato il proprio fatturato totale di almeno l'1% rispetto allo stesso periodo del 2013. Il miglioramento e' evidente sia rispetto alla media annua del quadriennio 2010-2013 (quando un'impresa su due aveva registrato aumenti di fatturato di almeno lo 0,2% annuo) sia, soprattutto, rispetto al 2013 (-2,2% annuo sul 2012)".

Secondo l'Istat, nella manifattura il miglioramento e' diffuso: dei 23 settori qui considerati (tutti, a eccezione del tabacco), sono 13 quelli che hanno visto aumentare il valore delle vendite nei primi nove mesi del 2014 (7 nel corrispondente periodo del 2013). I comparti manifatturieri che nel 2014 hanno evidenziato i maggiori incrementi di fatturato mediano sono la fabbricazione di altri mezzi di trasporto (+6,5%), gli autoveicoli (+4,6%) e gli articoli in gomma e plastica (+3,3%). In generale, alcuni settori manifatturieri hanno migliorato un andamento gia' positivo (tessile, articoli in pelle, carta, metallurgia, prodotti in metallo); altri hanno interrotto una performance precedentemente positiva (alimentari, bevande, prodotti chimici, macchinari); in altri casi si e' avuta una ripresa dopo un quadriennio di difficolta' (articoli in gomma e plastica, apparecchiature elettriche, autoveicoli, altri mezzi di trasporto, altre industrie manifatturiere, riparazione e manutenzione); un ultimo gruppo di settori ha peggiorato ulteriormente o non ha compensato le perdite passate (articoli di abbigliamento, industria del legno, stampa, computer, mobili). 
   La principale novita' del 2014 e' rappresentata dal miglioramento delle vendite sul mercato interno dopo anni di ristagno o contrazione della domanda (+0,5% la variazione mediana, dopo il -3% in ciascun anno del periodo 2010-2013). Il fatturato realizzato in Italia e' aumentato in 12 settori su 23, contro un solo caso nel periodo precedente. In particolare, e' tornato positivo per i beni strumentali (+0,9%), e' risultato sostanzialmente stagnante - interrompendo la caduta del periodo precedente - per i prodotti intermedi e di consumo non durevoli (+0,3% in entrambi i casi), ha subito una modesta riduzione nei settori dei beni di consumo durevoli (-0,9%), ha continuato a contrarsi per i prodotti energetici (-4,8%)

Anche se in rallentamento, rileva l'istituto di statistica, "la componente estera ha continuato a presentare l'andamento piu' vivace della domanda manifatturiera: +1,6% la variazione mediana nel 2014, a fronte del +3,9% in ciascun anno del periodo 2010-2013". Stagnante (+0,2%) e' invece l'export dei beni energetici, anche a causa del rallentamento del ciclo internazionale e della caduta dei corsi petroliferi nel 2014. L'aumento di fatturato estero del 2013-2014 ha coinvolto soprattutto le imprese con propensione all'export bassa o media, secondo l'Istat. Tra quelle che esportano meno di un quarto del proprio fatturato, una impresa su due ha visto aumentare le proprie esportazioni di almeno l'1,2%, mentre la meta' di quelle che esportano tra il 25 e il 50% del fatturato ha aumentato il valore dell'export di almeno il 4,2%. Le imprese esportatrici presentano anche una migliore performance sul mercato nazionale. Nel 2014 il fatturato mediano delle unita' che esportano oltre il 75% di fatturato e' aumentato di oltre il 4%; quello delle classi di imprese a media propensione all'export (25-50% e 50-75% di fatturato esportato) e' risultato in lieve crescita (+0,6%) o invariato, mentre e' diminuito (-2,3%) quello delle imprese che esportano meno di un quarto di fatturato. La maggiore capacita' di tenuta sui mercati interni da parte delle imprese esportatrici si osserva in quasi tutti i settori manifatturieri, a eccezione di abbigliamento, legno e mobili, elettronica/elettromedicale e farmaceutica. 
   Nei primi nove mesi del 2014 il fatturato mediano totale nei servizi alle imprese e' diminuito dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2013, sebbene risulti in leggero miglioramento rispetto al 2010-2013 (-0,9% in ciascun anno). Solo in 7 comparti dei servizi sui 17 qui considerati una impresa su due ha registrato un incremento di fatturato (nel periodo 2010-13, i settori con un fatturato mediano in crescita erano 9). Le imprese piu' dinamiche sono state quelle dell'attivita' di ricerca, selezione, fornitura di personale (+12,4% per una impresa su due), che hanno migliorato la performance gia' brillante del 2010-2013 (+5,7% in ciascun anno). Al contrario, 3 settori Kibs (Knowledge Intensive Business Services) - e cioe' "pubblicita' e ricerche di mercato", "attivita' legali e contabilita'" e "altre attivita' professionali e scientifiche" - hanno subito contrazioni mediane di fatturato significative (rispettivamente del 4,8, 4,5 e 4,1%), anche se i top performers di questi stessi settori risultano tra i piu' dinamici dell'intero comparto dei servizi alle imprese. 

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