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Pubblicato il 08/05/2013 09:09

L'indagine Cnr sulle paure degli italiani

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"Gli italiani mettono al primo posto tra i rischi percepiti quello derivante dall'inquinamento ambientale (il 67% si sente molto o abbastanza esposto); seguono quelli da incidenti stradali (55%), sismico (45%), da alluvioni (24%), frane (17%) ed eruzione vulcanica (12%)". Questi i risultati principali dell'indagine Doxa sulla percezione dei rischi di eventi calamitosi tra gli italiani. L'Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpi-Cnr), ha scattato una fotografia della popolazione "al fine di impostare migliori strategie di sensibilizzazione e informazione", nell'ambito della Convenzione finanziata dal Dipartimento della protezione civile, Dalle analisi delle risposte fornite, tra gennaio e febbraio 2013, da un campione di 3.126 persone, emerge come la percezione varia da Regione a Regione. L'esposizione al rischio sismico "e' percepita come molto o abbastanza elevata in Campania (66%), Marche (65%), Emilia-Romagna (64%), Sicilia (63%), Calabria e Abruzzo (61%). La percezione di rischio molto elevato e' notevolmente cresciuta rispetto al 2012 in Emilia (30%, con un aumento del 19%), Calabria (33%, +6%) e Abruzzo (26%, +15%), presumibilmente a seguito degli ultimi eventi occorsi.

Specularmente, le Regioni dove l'esposizione molto elevata e' ritenuta minore sono Trentino-Alto Adige (2%), Lombardia (3%) e Sardegna (4%)".
Il rischio frana, invece, "e' considerato molto o abbastanza elevato soprattutto in Valle d'Aosta (56%), Calabria (42%), Campania (27%) e Liguria (24%), con una percezione di rischio molto elevato aumentata in Valle d'Aosta (39%, +33%), Calabria (16%, +2%), Marche (11%, +8%), e Sardegna (10%, +6%)", rileva il sondaggio.
L'esposizione al rischio da alluvione, poi, "e' percepita molto o abbastanza elevata in Liguria (49%), Calabria (46%) e Valle d'Aosta (44%), con aumenti significativi per quella di rischio molto elevato in Calabria (18%, +7%) e Sardegna (14%, +7%)".
Per quanto riguarda il rischio di eruzione vulcanica, infine, "l'esposizione e' percepita molto o abbastanza elevata soprattutto nelle due Regioni dove sono presenti vulcani attivi, ovvero in Campania (51%) e in Sicilia (30%)".
"Il 41% degli italiani ritiene che frane o alluvioni possano minacciare la sua incolumita' maggiormente in Liguria (66%), Calabria (63%), Campania (54%), Valle d'Aosta (48%) e Veneto (46%)- prosegue l'indagine Doxa commissionata dal Cnr- mentre la percentuale minore e' degli abitanti della Lombardia (29%). In particolare, si sentono piu' minacciate le donne (42%) rispetto agli uomini (40%), e i giovani fino a 34 anni (45%) rispetto ai 35-54enni (42%) e agli over 54 (37%)".
L'indagine, inoltre, evidenzia le cause che, secondo gli italiani, provocano frane e alluvioni: "cattiva gestione del territorio per il 28% del campione, abusivismo edilizio (25%), abbandono del territorio (16%), cambiamenti climatici (16%) e caratteristiche geomorfologiche del territorio (9%)". Anche questa domanda registra variazioni significative regionali: "i cambiamenti climatici sono considerati la prima causa in Trentino-Alto Adige (45%) e Valle d'Aosta (30%), l'abusivismo edilizio e' in cima alle risposte dei cittadini di Puglia (38%), Sicilia (33%), Campania (28%) e Calabria (26%)".
Se e' importante conoscere dove avvengono gli eventi calamitosi e i livelli di rischio reali, "e' importante anche capire la percezione che la popolazione ha di tali rischi, per dare strumenti di conoscenza e consapevolezza attraverso una corretta e adeguata informazione- conclude Fausto Guzzetti, direttore dell'Irpi-Cnr- l'analisi indica che tale percezione e' elevata e in crescita, ma non sempre in funzione del rischio reale, quanto piuttosto della sua comunicazione mediatica".

 

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