gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » OSSERVATORIO » LAVORO, 77% DEGLI ITALIANI DISPOSTO A TRASFERIRSI ALL'ESTERO
Pubblicato il 09/05/2013 10:10

Lavoro, 77% degli italiani disposto a trasferirsi all'estero

osservatorio

Gli italiani sono disposti a trasferirsi all'estero per trovare lavoro, anche fuori dai confini europei, grande flessibilita' in termini di orari, mansioni e sede di lavoro purche' la posizione ricoperta sia in linea con il proprio profilo e forte intraprendenza a promuoversi e a cercare opportunita' professionali attraverso un mix di strumenti, in primis i canali digitali e i social network. Sono le caratteristiche degli italiani in cerca di occupazione secondo i risultati emersi dal sondaggio realizzato a inizio aprile 2013 da Hivejobs, societa' di recruiting online, che ha introdotto un'innovativa modalita' di ricerca e selezione del personale basata sull'impiego di professionisti specializzati (gli 'HiveScout') provenienti dallo stesso settore dei candidati.

L'indagine ha coinvolto un campione di oltre mille persone chiamate a rispondere attraverso il web a una serie di domande su bisogni e aspettative legate alla ricerca di nuove opportunita' professionali.

Per chi cerca lavoro non esistono confini. A dispetto di chi vede gli italiani fortemente restii ad abbandonare il proprio Paese per cercare fortuna all'estero, il 77% delle persone intervistate dichiara, in questo particolare momento di crisi, di essere disposto ad accettare delle offerte di lavoro fuori dall'Italia. In particolare, il 58,5% considererebbe delle posizioni anche al di fuori dell'Unione europea, specialmente i piu' giovani tra i 18 e i 24 anni, mentre il 19,3% del campione accetterebbe un trasferimento unicamente in Europa, alternativa favorita tra i 25 e i 30 anni e fra gli over 55. 

Una posizione in linea con il proprio background scolastico e profilo professionale. E' questo quello che chiedono i due terzi delle persone rispondenti al sondaggio, in particolare coloro con un'eta' compresa tra i 25 e i 55 anni.

Un'apertura maggiore si riscontra invece tra i piu' giovani (18-24 anni) che, affacciandosi per la prima volta al mondo del lavoro, si dicono disposti, nel 70% dei casi, a valutare qualsiasi offerta di lavoro anche quelle non propriamente in linea con il proprio profilo.

Parlando di flessibilita', la disponibilita' degli intervistati sembra molto ampia per tutte le fasce di eta'. In particolare, oltre il 77% dei rispondenti si dimostra favorevole ad accettare offerte di lavoro che richiedano un'elasticita' in termini di orari, il 71% sarebbe disposto a cambiare sede di lavoro e il 67% acconsentirebbe a una flessibilita' di mansioni. Solo il 3% del campione dichiara di non voler considerare un'occupazione che imponga questo genere di flessibilita'. Anche sul fronte della remunerazione economica, oltre l'80% del campione si dichiara favorevole ad accettare una retribuzione che comprenda una quota fissa di salario e una quota variabile legata al raggiungimento di obiettivi specifici.

Caratteristiche dell'azienda ideale? Prospettive di carriera e un buon ambiente di lavoro. Sebbene la retribuzione economica rappresenti una discriminante importante per il 17% degli intervistati, gli elementi principali che motiverebbero gli italiani gia' in possesso di un impiego a non cercare un nuovo posto di lavoro sono la possibilita' di fare carriera e crescere professionalmente (34,8%), specialmente per i giovani tra i 25 e i 30 anni (45%) e il fatto di poter contare su un ambiente di lavoro favorevole (37%).

Quest'ultimo aspetto risulta particolarmente importante per le persone over 55 che lo segnalano come discriminante fondamentale nel 48% dei casi.

 Ed e' interessante notare anche come una persona su due (53% del campione) abbia considerato negli ultimi 6 mesi la possibilita' di mettersi a lavorare in proprio, aprendo ad esempio una partita Iva. Percentuale che tende a salire considerevolmente tra gli over 55, che la ritiene una valida alternativa al lavoro subordinato nel 72% dei casi.

Sono circa l'80% dei rispondenti a utilizzare molto (29%) e moltissimo (49,5%) i canali digitali per promuovere la propria candidatura e cercare nuove offerte di lavoro. E non sono solo i piu' giovani ad affidarsi a questi strumenti: anche le persone over 55 utilizzano il web molto e moltissimo nel 65% dei casi. Linkedin si attesta al primo posto nella classifica degli strumenti digitali privilegiati da chi e' in cerca di un'occupazione, ottenendo l'85% delle preferenze. Interessante osservare, tuttavia, come chi naviga in rete alla ricerca di nuove offerte decida di affidarsi a un mix di canali: a Linkedin si affiancano piattaforme di incontro tra domande e offerte di lavoro quali Monster (80%), Infojobs (74%) e Joprapido (50%). Rimane bassa la percentuale di utilizzo di Facebook (12,5%) e Twitter (5,9%) percepiti principalmente come social network meno legati alla sfera professionale.

Inoltre, quasi 2 persone su 3 affermano di utilizzare gli strumenti digitali come mezzo di formazione e apprendimento per accrescere le proprie competenze e abilita'. Nello specifico, il 31% afferma di utilizzarli moltissimo e il 33% molto con queste finalita'.

Il sondaggio condotto da Hivejobs ha coinvolto 1.153 candidati cosi' suddivisi per sesso e fasce di eta': di cui 20 tra i 18 e i 24 anni, 296 tra i 25 e i 30 anni, 807 tra i 31 e i 55 anni, 29 over 55. Oltre un terzo del campione (35,6%) e' in possesso di una laurea di secondo livello e il 16,7% ha conseguito anche un master post laurea. Sono invece il 16% i rispondenti che hanno terminato la laurea di primo livello, 29,2% con il diploma di scuola media superiore e una piccola percentuale (2,3%) ha conseguito un dottorato. Risulta in cerca di occupazione il 40,8% del campione contro il 59,2% che e' gia' impiegato.

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 1