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Pubblicato il 07/05/2013 08:08

Le mamme italiane sono tra le più vecchie in Europa

osservatorio

Le mamme italiane sono tra le piu' vecchie d'Europa. I dati Istat indicano che negli ultimi 20 anni l'eta' media del primo parto e' cresciuta notevolmente, passando dai 29,1 anni del 1991 ai 31,4 anni - con punte di 31,8 nelle regioni del Centro - nel 2011. Un dato che pone l'Italia ai vertici d'Europa, al pari della Svizzera e poco sotto la Spagna e l'Irlanda, contro una media europea ferma a circa 30 anni. Lo ricorda Cesare Taccani, specialista in medicina della riproduzione del centro per la fertilita' ProCrea di Lugano (Svizzera) sottolineando le ragioni 'sociologiche' del fenomeno: "la gravidanza non e' piu' vissuta come un fatto naturale, ma come una scelta. Si preferisce completare il proprio percorso di studi, ma anche avere alle spalle una situazione economica stabile e trovare il compagno ideale".

Molte donne, pero', "tendono a sottovalutare- spiega l'esperto - l'effetto negativo che il tempo ha sulla loro fertilita'. Con il passare del tempo non solamente si abbassano le possibilita' di andare incontro ad una gravidanza, ma aumentano anche le complicanze'. In particolare, l'orologio biologico incide sul numero di ovociti disponibili, sull'integrita' del loro patrimonio genetico. "Col passare degli anni si riduce sensibilmente anche il numero di uova che possono essere fecondate aumentando, di contro, quello di embrioni anomali destinati il piu' delle volte in un aborto", prosegue il medico. C'e' poi il rischio che subentrino nel tempo patologie al collo dell'utero o della pelvi e quindi un rischio maggiore di aumentare l'infertilita' o l'effettiva capacita' di portare a termine la gravidanza". Non a caso, secondo i dati sulle dimissioni dagli istituti di cura, gli aborti spontanei sono aumentati del 30% in 25 anni, con dei rapporti di abortivita' riferiti alla classe di eta' 40-44 anni che sono piu' del doppio rispetto a quelli della classe 35-39 anni. In questo contesto, e' aumentata anche l'eta' delle donne che si rivolgono ai centri di procreazione assistita.
Secondo i dati di ProCrea, centro dove ogni anno si rivolgono circa 1.200 coppie italiane, solamente negli ultimi 5 anni la media dell'eta' e' passata da 36 a oltre 37 anni.

"L'eta' della donna influisce in ogni caso", ricorda Taccani. "Non solo nelle gravidanze naturali, ma anche nei successi dei trattamenti di fecondazione assistita. Abbiamo registrato gravidanze in oltre il 50% dei casi con donne al di sotto dei 30 anni. Una percentuale che scende al 40% intorno ai 35 anni per arrivare al 25% quando la donna ha 40 anni. Oltre i 43 anni i successi sono stati il 6% circa". Inoltre, con il passare degli anni vengono registrati sempre piu' problemi legati alla salute e allo stile di vita della donna stessa. "Peso eccessivo, diabete, ipertensione, malattie epatiche e renali, malattie autoimmuni determinano l'alterazione dell'ovulazione o dell'impianto embrionale", osserva lo specialista.
Ma anche: fumo, alcool e caffeina in eccesso riducono la fertilita'. "Le fumatrici impiegano oltre un anno in piu' a concepire", conclude.

 

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