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Pubblicato il 04/05/2013 09:09

Persi oltre 300 mila imprenditori under 40 in 4 anni

imprenditori, osservatorio

Dal 2008 al 2012 sono mancati all'appello 331mila imprenditori under 40. Alla fine dello scorso anno il bilancio e' da brividi: l'Italia ha perso il 16 per cento dei giovani capitani d'azienda rispetto a 5 anni prima. I dati emergono dall'Osservatorio sull'imprenditoria giovanile realizzato dall'ufficio studi di Confartigianato e presentato alla convention nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato organizzata a Roma il 3 e 4 maggio. Tra i giovani colpiti dalla grande recessione ci sono quelli che hanno scelto di fare impresa. Nel nostro Paese il calo dei giovani capitani d'azienda e' piu' accentuato rispetto alla diminuzione media dell'8,9 per cento verificatasi nell'Ue a 27. Nel confronto con gli altri maggiori Paesi europei i lavoratori indipendenti italiani under 40 mostrano un calo piu' intenso rispetto a quello rilevato in Germania (-9,3 per cento) e inferiore solo a quello osservato in Spagna, dove tra il 2008 e il 2012 si sono ridotti di oltre un quarto (-27,0 per cento). Mentre in Francia e nel Regno Unito il numero dei giovani imprenditori e' addirittura aumentato (rispettivamente del 7,2 per cento e del 3,2 per cento). Secondo l'Osservatorio di Confartigianato, nonostante tutto, l'Italia rimane sul gradino piu' alto del podio europeo per numero di imprenditori e di lavoratori autonomi tra i 15 e i 39 anni: sono 1.736.400 e staccano nettamente il Regno Unito che ne conta 1.319.700, la Polonia con 1.046.100 e la Germania che si ferma a 959.100. Nel nostro Paese, quindi, il 19,2 per cento dei giovani occupati under 40 lavora in proprio, una percentuale quasi doppia rispetto al 10,3 per cento della media europea.

Nel dettaglio la propensione a fare impresa dei giovani italiani e' superiore all'11,5 per cento della Spagna, al 9,7 per cento del Regno Unito, al 7,5 per cento della Francia e al 5,9 per cento della Germania. Circa il 30 per cento dei giovani imprenditori italiani sono artigiani. I 'capitani' under 40 delle piccole imprese sono infatti 576.177. E anche per loro la crisi si e' fatta sentire con una diminuzione, tra il 2008 e il 2012, del 5,6 per cento, pari a 34.425 imprenditori in meno. In pratica, negli ultimi 5 anni, la crisi ha fatto scomparire 4 giovani imprenditori artigiani al giorno. Marco Nardin, presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, chiede "risposte concrete al governo, al Parlamento, alla politica. Siamo penalizzati dal nostro enorme costo del lavoro, dalla burocrazia che costa 31 miliardi l'anno alle imprese, dal costo del denaro, dalla carenza delle nostre infrastrutture, da un fisco oppressivo. Dobbiamo renderci conto che in Italia, se muoiono le imprese, muore l'intero Paese". E proprio per simboleggiare l'effetto della crisi, durante la convention sono state posizionate in sala decine di sagome bianche per ricordare i giovani imprenditori vittime della recessione

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