Rincari in vista per caffe', bibite e snack acquistati attraverso di distributori automatici. Dal primo gennaio sara' possibile aumentare il prezzo di circa il 6%, adeguandolo all'aumento Iva dal 4 al 10%, anche per i distributori collocati in ospedali, caserme, uffici, scuole e altri edifici destinati alla collettivita' per i quali erano stati stipulati i contratti prima dell'aggravio fiscale. Lo annuncia la Confida-Confcommercio commentando un emendamento introdotto nella Legge di Stabilita'.
Intanto il costo per spedire una lettera potra' salire dagli attuali 70 centesimi sino a 95 centesimi entro il 1916. Il disco verde a possibili aumenti delle tariffe praticate da Poste Italiane e' venuto in questi giorni dall'Autorita' per la Garanzia nelle Comunicazioni (Agcom). Un complesso provvedimento su questo argomento e' stato pubblicato sul sito dell'Agcom e stabilisce appunto che ''Poste Italiane ha facolta'' di incrementare il prezzo delle posta prioritaria relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a 0.95 euro/invio, entro il 2016''. L'aumento potra' interessare anche le raccomandate (da 3,60 a 5,40 euro): ''Poste Italiane - si legge nella delibera - ha facolta' di incrementare il prezzo della Posta Raccomandata relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a 5,40 euro/invio, entro il 2016''. L'Autorita' fissa pero' dei paletti temporali e l'eventuale aumento potra' avvenire solo gradualmente: qualora Poste Italiane decidesse di avvalersi della facolta' di aumentare i prezzi prevista dalla delibera, dovra' programmare ''gli incrementi di prezzo in non meno di due distinte variazioni, ciascuna delle quali non superiore al 60% dell'incremento di prezzo complessivo, avente efficacia almeno annuale''.
La norma, che pesera' sulle tasche dei consumatori, e' vista con favore dalla Confida perche consentira' al settore di alleggerire l'impatto del prelievo deciso per finanziare l'ecobonus. "Rispetto a quelle che erano le peggiori aspettative per il settore della Distribuzione Automatica - afferma Lucio Pinetti, presidente di Confida, l'Associazione della Distribuzione Automatica aderente a Confcommercio - questa modifica apre uno spiraglio che consente di fugare molte delle problematiche che si sarebbero potute creare per le oltre mille imprese del vending. Con questo emendamento, si fa finalmente chiarezza perche' la norma garantisce equita' e giustizia ed evitera' cosi' eventuali contenziosi con i contratti stipulati entro il 31 dicembre di quest'anno dalle aziende, gia' pesantemente colpite dai costi per l'approntamento dei distributori automatici e per i 100 milioni sottratti al settore per finanziare il decreto Ecobonus". La norma approvata stabilisce che a decorrere dal 1 gennaio 2014 i prezzi della somministrazione di alimenti e bevande effettuate mediante distributori automatici collocati in stabilimenti, ospedali, case di cura, caserme, uffici, scuole e altri edifici destinati a collettivita' "possano essere rideterminati in aumento" al solo fine di adeguarli all'incremento dell'aliquota dell'imposta sul valore aggiunto. ''L'emendamento introdotto - spiega Pinetti - si applica a tutti i contratti stipulati tra le imprese del settore e i propri clienti, ma particolarmente importante risulta per gli appalti indetti dalle Pubbliche amministrazioni prima della data di entrata in vigore della norma perche' risolve il problema di eventuali contenziosi sull'adeguamento dei prezzi al consumo dei prodotti somministrati attraverso i distributori automatici"
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