Prosegue il calo della domanda di lavoro di giovani "under 30": per il 2013 si prevedono 120.489 assunzioni contro le 144.273 dello scorso anno con un calo di 23.784 posti di lavoro. Sul totale degli occupati, nel 2012, i giovani rappresentavano una quota del 35,5% che quest'anno dovrebbe scendere al 32,8% (-2,7%). E' quanto si legge nell'indagine Excelsior, realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro prima dell'entrata in vigore delle recenti norme che incentivano le assunzioni giovanili.
Secondo lo studio presentato oggi al Meeting di Comunione e Liberazione, "nel 2013 le imprese del settore privato hanno messo in cantiere l'assunzione di oltre 120mila giovani con meno di 30 anni (29mila dei quali al di sotto dei 24), un numero pari al 32,8% di tutte le assunzioni non stagionali previste per l'anno in corso dalle imprese dell'indistria e dei servizi". "Rispetto al 2012, come per il complesso delle assunzioni, anche quelle dirette esplicitamente ai giovani fanno segnare una riduzione (-2,7 %)".
"A fronte di questa contrazione, tuttavia - secondo lo studio - si allarga la platea dei posti di lavoro per i quali le imprese non indicano il requisito prioritario dell'eta', portando cosi' a quasi 280mila (il 75% del totale delle assunzioni non stagionali previste dalle imprese), il numero di posti di lavoro per i quali, nel 2013, i giovani con meno di 30 anni potranno tentare la loro carta".
Il 71,6% delle richieste di 'under 30' (poco piu' di 86.200), secondo le previsioni, "proviene da imprese dei servizi". "Di queste, 13mila si riferiscono ai servizi dei media e della comunicazione, informatici e delle Tlc e avanzati a supporto delle imprese, per una quota complessiva pari all'11% di tutte le assunzioni di 'under 30', in aumento di 1,4 punti rispetto al 2012. Al settore manifatturiero fanno invece riferimento un altro 28,4% delle assunzioni di giovani previste (circa 34.300). Guardando alle professioni, uno su quattro dei giovani da assumere (circa 28.80)viene richiesto nell'ambito delle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione e tecniche. Oltre uno su due (quasi 61.500) potra' trovare spazio nelle professioni esecutive nel lavoro di ufficio o professioni qualificate nelle attivita' commerciali e nei servizi. Un terzo delle possibilita' (41.200) sono concentrate nelle regioni del Nord-Ovest (oltre 27mila delle quali in Lombardia), poco piu' della meta' (61.400) e' espressione di imprese con meno di 49 dipendenti e ben 44.600 di aziende che non superano i 10 dipendenti".
"Le province in cui, in termini relativi, la domanda di giovani da assumere e' piu' elevata - si legge ancora - sono Asti e Rimini, dove i posti per i quali gli 'under 30' sono i preferiti rappresentano quasi la meta' del totale di quelli disponibili (rispettivamente il 46,5 e il 45%)"
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