Sono 1.174 le scuole (su poco piu' di 8 mila in totale) ad aprire l'anno senza dirigente scolastico. A queste si aggiungono le 600 sottodimensionate gia' affidate in reggenze, il Governo mette una "toppa". In Lombardia e Abruzzo affida gli istituti senza dirigenti ai docenti vicari, risparmiando sull'indennita' di reggenza. L'accusa arriva dall' Anief-Confedir, Associazione professionale sindacale, che dice: "non puo' bastare il "contentino" dell'esonero dall'insegnamento, cosi' si continuano a mortificare le professionalita'. Eppure il contratto nazionale parla chiaro: ogni lavoratore deve percepire un adeguato compenso per l'assolvimento di compiti superiori, come gia' avviene per i Direttori dei servizi generali ed amministrativi". "La soluzione adottata dal Governo - conclude il sindacato - puo' essere anche condivisibile. Ma sul metodo non ci siamo: nei confronti dei vicari deve essere corrisposto il 50% di indennita' di reggenza, spettante per la responsabilita' e la gestione degli istituti scolastici a loro affidati e le altre indennita' relative alla sostituzione del dirigente per periodi maggiori a 15 giorni (esami di Stato, ferie o lunghe malattie). Si tratta di cifre tutt'altro che figurative, visto che possono superare i 10mila euro annui: indennita' che devono necessariamente scattare nel momento in cui ai vicari venga affidata una scuola, in luogo del dirigente che si deve dividere anche tra quattro o cinque istituti diversi".
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