Un'interrogazione al ministro Emma Bonino e' stata presentata dal senatore Antonio Razzi (Fi), segretario della commissione esteri, sulla vicenda riguardante l'arresto, avvenuto lo scorso 2 febbraio in Venezuela del 23enne Giuseppe Di Fabio, originario di Corvara. Il giovane e' consigliere a Maneiro, isola di Margarita, militante del partito di opposizione a quello chavista del presidente Nicolas Maduro. Razzi chiede al ministro "se non intenda prendere provvedimenti in favore del nostro connazionale vittima di abuso e di violenza e se non intenda chiedere chiarimenti e spiegazioni plausibili alle autorita' venezuelane onde evitare il reiterarsi di casi spiacevoli come la vicenda dei due maro' e tutelare la liberta' del cittadino italiano Di Fabio residente in Venezuela".
Giuseppe Di Fabio - spiega il senatore Razzi - e' stato arrestato perche' avrebbe partecipato a una manifestazione anti chavista. Egli pero' si protesta innocente. Bisogna intervenire con decisione e tempestivita'. Sono ancora molti - osserva Razzi - i casi di italiani dimenticati in prigioni all'estero e questo non e' certo una cosa bella per un paese come l'Italia che si dice garantista ed attento alle liberta' ed al diritto. Abbiamo il dovere prosegue il senatore - di occuparci di questi nostri concittadini non certo per farli assolvere se colpevoli di reati piu' o meno gravi, ma per garantire loro una difesa adeguata ed il rispetto del diritto internazionale". Le accuse contro Di Fabio sono di associazione per delinquere, istigazione alla violenza e resistenza al pubblico ufficiale. Il giovane politico si e' sempre difeso sostenendo che il giorno delle proteste si trovava a caccia nel continente. Per Razzi sarebbe quindi "una vittima del regime, un capro espiatorio".
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