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Pubblicato il 16/10/2013 23:11

Botta e risposta tra il Wwf e l'assessore Febbo

febbo, agricoltura, wwf

Il Wwf Italia declina l'invito dell'assessore regionale con delega alla caccia Mauro Febbo di ''cessare i pesanti attacchi alla direzione Agricoltura'' e sedersi ai 'tavoli' per discutere e confrontarsi su come affrontare queste problematiche. ''E' una richiesta - dice il responsabile del Programma Specie, Massimiliano Rocco - che viene da una persona che non ha creato i presupposti per un confronto, anche sotto il profilo dei tempi della pianificazione degli atti, come dimostrano cinque anni di bocciature dei giudici amministrativi - con spreco di risorse pubbliche -, l'ultima del Tar L'Aquila che ha accolto il nostro ricorso contro il calendario 2012-2013. Nel nuovo calendario sono reiterate le stesse criticita'''. E ancora: ''Come Wwf ci aspettiamo che si metta in piedi un confronto come quello che vi e' stato per l'accordo Patom (Piano d'Azione per la tutela dell'Orso bruno Marsicano). Noi siamo sul campo tutti i giorni e solo quando dalla Regione vedremo atti concreti, potremo sederci a un tavolo e confrontarci. Non siamo contro i cacciatori, ci preoccupiamo di un'amministrazione che non capisce priorita' ambientali e di conservazione''. ''Il Patom - conclude Rocco - prevede due organismi: un tavolo tecnico e un comitato di gestione. La cartografia su cui si basa il calendario venatorio, diversa da quella del Patom, e' stata promossa all'interno di un altro tavolo tecnico, cosiddetto ristretto, al quale ha partecipato l'Ispra. La risposta dell'Istituto alle osservazione da noi fatte, a loro come ad altre istituzioni, e' quindi quella di un soggetto coinvolto''. Sulla stessa linea il presidente del Wwf Abruzzo, Luciano Di Tizio. ''Non e' detto che le condizioni di minor danno rispetto ad altre regioni siano le migliori. L'orso marsicano e' unanimemente considerato un simbolo dell'Abruzzo e all'Abruzzo spetta lo sforzo maggiore per garantirgli un futuro''. ''Mi stupisce che un politico navigato qual e' l'assessore Febbo possa vantarsi della buona gestione della caccia da parte del suo assessorato dopo che i calendari venatori durante il suo mandato hanno subito diverse bocciature da parte del Tar Abruzzo e persino del Consiglio di Stato. Sono pienamente d'accordo con lui soltanto su un punto: quando afferma che l'orso marsicano rappresenta nel mondo un simbolo importantissimo dell'Abruzzo''. ''Inconcepibile - conclude - che Febbo e la maggioranza di cui fa parte affermino a parole di volerlo tutelare e poi cerchino, ad esempio, di rimpicciolire il parco regionale Sirente-Velino e si attacchino a questioni tecniche per far sparare quanto piu' possibile''.

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