"Mancava solo la bozza Calderoli a completare il quadro delle proposte-beffa di riforma della legge elettorale all'attenzione della Commissione Affari Costituzionali del Senato; i testi presentati da Pd, Pdl e Lega sono nient'altro che un concentrato di alchimie partitiche finalizzate a garantire alle dirigenze uscenti una comoda rielezione sottraendosi ancora una volta al giudizio degli elettori". Lo afferma Giampiero Catone, componente della Commissione Bilancio della Camera e direttore politico del quotidiano la Discussione.
"Listini bloccati, sbarramenti, recuperi di seggi e premi di coalizione non fanno che confondere ulteriormente i cittadini che, ancora una volta, si recheranno alle urne nella più totale incertezza sulla reale facoltà di scelta dei propri rappresentanti - prosegue il parlamentare - cosicchè il rischio di una impennata delle astensioni si concretizza sempre più".
"Se davvero si vuole restituire agli italiani il diritto di scegliere chi li rappresenti in Parlamento, bisogna ritornare ad un sistema proporzionale puro con le preferenze in modo da obbligare i partiti a scegliere candidati più degni e rappresentativi dei territori, che dovranno misurarsi sui contenuti dei programmi che contraddistinguono le liste di cui fanno parte con grande trasparenza e credibilità".
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