"Il Governo accolga le richieste del Consiglio comunale di Taranto, dei lavoratori e dei cittadini affinche' venga sottoscritto al piu' presto l'Accordo di Programma con allegato il Piano di Risanamento Ambientale dell'Ilva". Lo afferma in una nota Giampiero Catone, componente della Commissione Bilancio della Camera, secondo il quale "i quattro anni previsti dal ministro Clini per il completamento bonifiche sono obiettivamente troppi". "Ogni ulteriore perdita di tempo - prosegue il parlamentare - sarebbe inutile e dannosa. C'e' bisogno di crono programma che consenta la prosecuzione dell'attivita' produttiva e che, nel contempo, garantisca la salvaguardia del fondamentale diritto alla salute. I costi del risanamento e dei risarcimenti vanno, ovviamente, imputati ai privati che, finora, hanno tratto profitto da questa situazione".
Per Catone "non si puo' chiedere ancora tanta pazienza a chi, da decenni, subisce l'azione devastante degli agenti inquinanti prodotti dal sito siderurgico piu' grande d'Europa che ha compromesso anche fiorenti attivita' commerciali come, ad esempio, quelle legate alla mitilicoltura che proprio nel capoluogo tarantino dava lavoro a tante famiglie".
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