''Ammontano a molto piu' di 500.000 euro gli arretrati degli affitti che il Comune di Chieti, in questi ultimi cinque anni, non e' riuscito a riscuotere per le case popolari di sua proprieta' ovvero case parcheggio e case erp. In certi casi parliamo di cifre veramente irrisorie pari a circa 13,00 euro al mese ma che l'assegnatario di alloggio popolare, sfruttando il lassismo dell'Amministrazione Di Primio, non paga''. Lo denuncia Bassam El Zohbi, capogruppo dell'Italia dei valori al Comune di Chieti dove e' stato assessore alle politiche per la casa. ''In tutti i Comuni italiani, anche in quelli meno virtuosi, le Amministrazioni, specie in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, anche per una questione di giustizia nei confronti di quei cittadini rispettosi delle regole, ha l'obbligo di attivarsi in ogni forma contro il fenomeno della morosita' per recuperare quanto dovuto - aggiunge El Zohbi - purtroppo, invece, al Comune di Chieti, cio' non avviene e la vicenda arriva ad essere incredibile. Infatti il Comune oltre a non procedere in nessun modo contro i morosi per il recupero di dette somme, si permette pure di pagare la Teateservizi circa 60.000 euro all'anno per recuperare i suddetti crediti; crediti che non vengono recuperati facendo lievitare paurosamente il monte arretrati di mese in mese''. L'esponente della minoranza si rivolge con una sorta di invito al sindaco Umberto Di Primio e all'assessore alla casa Dario Marrocco ''affinche' provvedano ad investire il denaro proveniente dagli affitti arretrati e non, per rimpinguare il Fondo Emergenza Abitativa, unico strumento utile ed immediato - dice - per affrontare e risolvere le problematiche delle oltre 400 famiglie in difficolta' che aspettano da anni un concreto aiuto ai loro problemi abitativi''
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