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Pubblicato il 13/09/2012 17:05

Concorsone, De Matteis: "le regole vanno rispettate"

l'aquila, de matteis, concorsone

Il vicepresidente vicario del Consiglio regionale si scaglia contro Cialente e il ministro Barca

Interviene anche Giorgio De Matteis, il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale sulla questione "concorsone" a L'Aquila.

A proposito delle ultime dichiarazioni del Ministro Barca e del Sindaco Cialente De Matteis rileva: "Il rispetto delle regole e delle procedure previste dalla legge non rappresenta certamente un esercizio di capziosita'. Fa riflettere il fatto che un Ministro della Repubblica - che dovrebbe essere lui per primo il custode della legalita' e della correttezza delle procedure, come della trasparenza del concorso - confonda tutto cio' con i bizantinismi. Peraltro, la risposta in merito ai quesiti da me posti - come anche dall'UGL e dalla UIL - dovrebbe essere fornita dal Ministero della Funzione pubblica, al quale sembra essere stata delegata l'attivita' propedeutica per il concorso. Ci aspettiamo, quindi, a tutela dei lavoratori precari, che si faccia chiarezza con una risposta articolata, precisa e corretta e non con una 'rispostina' politica.

Quanto a Cialente, le sue parole coincidono con il vuoto assoluto. Non solo ha insultato i precari, addossando a questi ultimi la responsabilita' di una scarsa capacita' di tutela dei loro diritti - in questo 'confortato' dalle parole offensive di Lolli - ma, come al solito, per lui c'e' sempre qualcuno responsabile di quelli che sono, invece, i suoi disastri: dal consigliere Vittorini al consigliere Di Cesare, dall'UGL alla UIL. Resta, comunque, un fatto sostanziale: quest'uomo continua a prender per i fondelli i cittadini. Cialente - commenta infione De Matteis - e' ormai mal sopportato da questo governo e dai suoi ministri e al suo fallimento aggiunge oggi anche la beffa nei confronti dei lavoratori precari, prima illusi e poi abbandonati. La Citta' prenda atto di essere guidata da un personaggio che nei suoi deliri di grandezza e' poco piu' di una macchietta".

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