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Pubblicato il 03/11/2014 16:04

Congresso Ugl, lo scontro finisce a carte bollate

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Bufera in casa Ugl: le elezioni dei vertici finiscono in Tribunale. Il candidato della lista "Ripartire dal territorio", Salvatore Muscarella, contesta la nomina di Paolo Capone a segretario generale del sindacato, considerandola "un'autoproclamazione". Muscarella ha spiegato nel corso di una conferenza stampa, di aver inviato a Capone, tramite il suo legale, una diffida ad astenersi ad utilizzare il patrimonio dell'Ugl ed ha dato mandato per il ricorso civile contro la proclamazione. "Per ora si tratta di una causa civile -ha spiegato - ma se dovessimo venire a consocere di ulteriori elementi potrebbero anche procedere per una causa penale"

Muscarella ed i suoi sostenitori chiedono che venga convocato nuovamente il Consiglio nazionale per procedere ad una regolare elezione della segreteria ma escludono il rischio di una divisione. "Per il bene dei nostri iscritti non vogliamo una scissione - ha detto ai giornalisti - Speriamo che Capone rifletta e non si vada in Tribunale, trovando una soluzione che ripristini la democrazia".

Dalla sua Muscarella sostiene di avere "l'80% dei territori e delle categorie"; "in poco tempo - riferisce - abbiamo raccolto le firme di 43 rappresentanti delle Unioni territoriali del lavoro che sostengono la nostra causa".

"La lite - ha sottolineato - fa male al sindacato: l'immagine dell'Ugl e' stata fortemente danneggiata e ci vorra' tempo per ripristinarla, ma noi vogliamo far emergere la verita'". La versione di Muscarella e dei suoi sostenutori e' che a Montesilvano dove si era riunito il Consiglio Nazionale mercoledi' scorso, non si sia svolta "una votazione regolare, perche' non e' stato identificato il numero dei votanti, non si e' proceduto al voto nominale o segreto ed e' stato fatto andar via il notaio, che pure era presente in sala".

"A un certo punto c'e' stato un parapiglia - ha affermato Muscarella, facendo vedere un video del momento in questione - e nella confusione si e' sentito gridate 'Capone segretario'". "Ma dei 209 aventi diritto - ha sottolineato - i presenti al primo appello erano 178: il quorum previsto per l'elezione del segretario e' di due terzi degli aventi diritto, quindi 139. Ed io avevo raccolto 78 firme a sostegno della mia candidatura". Muscarella ha riferito inoltre che dopo la bagarre la discussione e' continuata ancora per un'ora e mezza ed a mezzanotte i presenti si sono salutati con l'impegno a trovare una soluzione: "Invece Capone il giorno dopo si e' proclamato segretario".

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