Il Consiglio regionale, nella seduta odierna dedicata al dibattito sulle riforme costituzionali in corso a livello nazionale, ha approvato all'unanimita' il documento unitario sottoscritto lo scorso 17 marzo dalla Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome italiane. Dal dibattito in Aula e' emerso che per tutti gli schieramenti la bozza di riforma del Senato elaborata dal Governo Renzi necessita di una serie di correttivi, a partire dalla possibilita', riservata al Presidente della Repubblica, di poter nominare 21 senatori, tra quei personaggi che con la loro attivita' hanno dato lustro al Paese. Un numero giudicato eccessivo dal Consiglio regionale abruzzese "perche' potrebbe portare squilibri nelle maggioranze numeriche". Ma i punti su cui i Consiglieri hanno espresso contrarieta' e perplessita' sono diversi: dalla composizione del Senato, che deve essere su base elettiva, riservando solo dei seggi di diritto ai rappresentanti degli Enti locali; alle funzioni, che devono comprendere la potesta' legislativa per quelle materie di interesse delle autonomie territoriali; fino ad arrivare al sistema di garanzie certe su cui il nuovo Senato deve poter contare per poter svolgere il proprio ruolo, e che finora non e' stato ancora definito. "Ma il Consiglio regionale, pur condividendo la necessita' di superare il bicameralismo perfetto e di riformare il Titolo V della Costituzione, rileva come la riformulazione dell'articolo 117 svuota di fatto le Regioni di gran parte delle loro competenze"
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