"Sulla vicenda dei bilanci della Sasi ci interessa il dato politico che emerge, piu' che commentare gli avvisi di garanzia ricevuti dai vari cda: quei bilanci, che noi abbiamo sempre contestato, anche formalmente con atti e che non abbiamo mai sostenuto con il nostro voto, oggi vengono ritenuti assolutamente non corretti da un organo giudiziario. E' un dato politico su cui la sinistra non puo' sottrarsi perche' se quei bilanci fossero privi di fondamento la situazione gestionale dell' Ente si troverebbe in pieno caos e questa e' una responsabilita' politica ben precisa che il PD si deve caricare tutta". E' quanto ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa convocata a Lanciano il deputato Pdl Fabrizio Di Stefano, affiancato dal sindaco di Castel Frentano, Patrizia De Santis, in rappresentanza del coordinamento dei sindaci del Pdl di Chieti.
"Il Pd - ha aggiunto il pòartlamentare - ha voluto la riconferma del presidente Scutti alla guida di questo Ente che oggi e' stato da noi formalmente diffidato a notificare il risultato che l'assemblea dei sindaci ha stabilito in data il 7 ottobre e che ha visto l'elezione di due rappresentanti della loro lista nel cda ed uno, Patrizio D'Ercole come espressione della nostra componente. Se ritenesse che in virtu' della spending review tale nomina non rientrasse nei canoni di legge dovrebbe anche lui come abbiamo fatto noi per il bilanci, rivolgersi ad un soggetto giudiziario terzo e legittimato, altrimenti commetterebbe un'ennesima irregolarita' gestionale e ci vedrebbe costretti nuovamente ad interessare gli organi giudiziari. Anche su questo chiamiamo in causa il Partito democratico, in primis i sindaci di Lanciano e Vasto. Cosa teme Scutti - si e' chiesto Di Stefano - che un esponente di centro destra possa andare ad osservare da vicino la regolarita' dell'intera gestione del suo cdA a cominciare dagli incarichi assegnati ai professionisti e ditte per arrivare poi anche alle consulenze? Stia pur certo che lo faremo comunque. Ma quella sinistra che tanto si e' riempita la bocca sulla necessita' che l'acqua continui ad essere un bene pubblico oggi consente a Scutti di gestire la Sasi come fosse cosa propria e non dovessero rispondere ai cittadini che sono gli unici proprietari della cosa pubblica ed in questo caso dell'Acqua", ha concluso il deputato Pdl.
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