Dodici alloggi, in un fabbricato progettato dando molta attenzione al risparmio energetico, con centrale idrico-sanitaria con addolcitore d'acqua, centrale termica, impianto solare termico per produzione di acqua calda sanitaria e impianto fotovoltaico per la copertura del 50% del fabbisogno delle zone condominiali. E' l'edificio che verra' realizzato in via Pepe a Pescara nell'ambito di un accordo di programma siglato nel 2008 tra Comune e Ater per far fronte all'emergenza abitativa. Abitazioni da affittare a canone concordato a una "nuova utenza, quella determinata dalla crisi". L'iter, dopo sette anni, e' in dirittura d'arrivo: il prossimo 20 aprile scadra' il termine per la presentazione delle offerte nell'ambito della gara che sara' esperita il 26 aprile, e il successivo 5 maggio apertura delle buste. Il progetto esecutivo, curato dall'architetto Alessandro Martella, e' stato approvato lo scorso 22 dicembre: l'importo previsto ammonta a un milione 465mila euro. Gli alloggi saranno destinati, previo bando di concorso, ad anziani, single e famiglie appartenenti ai ceti sociali medi che, a seguito dell'aumento del costo della vita, hanno subito un forte impoverimento. I ceti in questione hanno difficilmente possibilita' di accedere all'edilizia residenziale pubblica, tuttavia con il proprio reddito possono sostenere un affitto a canone concordato. Infatti l'affitto di tali alloggi avra' un canone concordato, previsto dai parametri dei patti territoriali vigenti e variera' secondo le dimensioni degli alloggi. Si prevede per il Comune un'entrata di circa 40mila euro annui. "Abbiamo preso una procedura giacente e le abbiamo dato nuovo impulso - dice l'assessore alle Politiche della Casa, Adelchi Sulpizio - Tutto era pronto dal 2008, appena insediati ho chiesto all'architetto identificato allora di ingranare una marcia spedita. Particolari i destinatari dell'intervento: i fondi erano disponibili da anni, incassi per la vendita di alloggi Erp e finalizzati a manutenzione o nuove costruzioni. Abbiamo riscontrato dalle domande ricevute agli uffici una nuova utenza, quella determinata dalla crisi, il cosiddetto ceto medio che si e' trovato a non riuscire a far fronte ad affitti di 500/600 euro. E gli alloggi, dodici, saranno destinati a loro".
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