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Pubblicato il 15/02/2013 17:05

Elezioni, Confindustria non invita Rivoluzione Civile e i Grillini

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E' polemica per la scelta di Confindustria Pescara-Chieti di non invitare alcuni movimenti al confronto con i candidati

E' polemica, in Abruzzo, per la scelta di Confindustria Pescara-Chieti di non invitare alcuni movimenti al confronto di oggi con i candidati capilista di Camera e Senato. A criticare la scelta dell'Unione industriali sono Carlo Costantini, candidato alla Camera dei Deputati nella lista "Rivoluzione Civile -Ingroia", e Gianluca Vacca, candidato capolista alla Camera del Movimento 5 stelle.

"Lo considero un grave errore - dice Costantini - perche' svela un approccio esclusivamente ideologico che li allontana dalla verita' storica dei fatti. Gli industriali - aggiunge - contestano l'eccesso di burocrazia, i freni allo sviluppo imposto dalla pubblica amministrazione, il disordine legislativo che ritarda le pratiche ed anche una buona dose di prigizia della classe dirigenziale. Si dovrebbe quindi verificcare in concreto e senza pregiudizio chi ha fatto cosa, tra i diversi candidati in campo e si scoprirebbe - dice sempre Costantini - che proprio io di Rivoluzione Civile, quello che non hanno invitato, ho presentato da mesi un testo unico sulla semplificazione capace di cambiare il futuro dei rapporti tra impresa e pubblica amministrazione e di sviluppare in breve tempo alcuni punti di PIL. E scopriranno anche che alcune delle forze politiche che hanno invitato questa mattina, remano contro e ne impediscono la trasformazione in legge da parte del Consiglio regionale".

Vacca esprime "amarezza" e fa notare che il Movimento 5 stelle "si appresta ad essere quanto meno la terza forza politica del paese, se non la seconda o la prima". "Ci saremmo aspettati - prosegue - un trattamento meno pregiudiziale da parte di una istituzione importante come Confindustria: ci auguriamo che le critiche che il Movimento 5 stelle ha rivolto, e tuttora rivolge, al sistema politico e al malato capitalismo italiano non c'entrino nulla. Continuare a dialogare unicamente con coloro che hanno causato questa crisi (PD, PDL e Monti in primis) ci sembra un atteggiamento ai limiti dell'autolesionismo; dovrebbe essere nell'interesse della stessa Confindustria auspicare un totale rinnovamento della classe politica: il sistema Italia ne trarrebbe sicuro vantaggio". 

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