Esposto al Commissario Europeo per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca Karmenu Vella in merito alle operazioni di prelievo, movimentazione, recupero e smaltimento dei fanghi di dragaggio del porto di Pescara. Lo hanno illustrato il presidente della Commissione di Vigilanza della Regione Abruzzo Mauro Febbo e il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri. "Siamo sconcertati per quello che sta avvenendo soprattutto in Commissione Via - ha detto Febbo - per via di scelte imposte dal Governo. L'esposto nasce da evidenti incongruenze come quella che stabilisce una potenzialita' annua di smaltimento di 20 tonnellate, cio' significa che per smaltire le quantita' previste occorrerebbero 850 anni e non i 10 anni prorogabili previsti nell'autorizzazione per la vasca di colmata. Ma c'e' di piu', perche' come viene riportato nella Determina si classifica una parte di materiale dragato come inquinato e destinato a smaltimento. E quindi noi ci chiediamo di che tipo di inquinamento si tratta e se ci siano rischi per la salute. Senza parlare del fatto - ha concluso l'esponente di Forza Italia - che nell'autorizzazione rilasciata dalla Regione Abruzzo non si parla e non ci sono disposizioni riguardanti gli impianti di smaltimento dei rifiuti e il recupero del materiale smaltito e che sembra che i fanghi dragati siano depositati nei pressi della diga foranea". "Con questa azione - ha aggiunto il consigliere Sospiri - noi chiediamo semplicemente chiarezza. Alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni, riteniamo fondamentale portare avanti un dragaggio efficace, che possa servire a garantire nel tempo l'agibilita' del porto. Chiediamo poi al presidente D'Alfonso e al sindaco di Pescara Alessandrini di conoscere i risultati degli ultimi rilievi batimetrici, considerando che dopo il 18 luglio - ha proseguito - dovrebbero riprendere i collegamenti da Pescara con la Croazia. Chiediamo di vedere documenti e dati sulla agibilita' del porto dopo le ultime Ordinanze della Direzione Marittima".
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