"Sono personalmente a favore dell'abolizione di tutte le Province cosi' come indicato nel programma elettorale del Popolo della Liberta' e confermato dalla decisione presa in Consiglio regionale che prevede il ricorso alla Corte Costituzionale". Lo ha dichiarato l'assessore all'Agricoltura, Mauro Febbo. "Ma tutto cio' deve avvenire per via costituzionale - ha proseguito - e considerando le peculiarita' e la vocazione dei territori e delle citta', specialmente per centri maggiori. Ecco perche' il passaggio del Decreto almeno riguarda il riordino delle Province non puo' essere convertito in Legge ed e' per questo che la Provincia di Chieti dovra' restare inalterata, fino a quando s'innestera' un processo di abolizione, che non comportera' danni di alcun genere, supportato da analisi socio economiche che permetteranno di sopperire con interventi mirati. Proprio ieri ho partecipato ad un incontro con il presidente dei Senatori del PDL, Maurizio Gasparri, il vice capogruppo Oreste Tafani e il Senatore Fabrizio Di Stefano, questi ultimi firmatari della Pregiudiziale di costituzionalita' presentata in Commissione Affari Costituzionali del Senato".
E' chiaro - aggiunge Febbo - "che il Partito della Liberta' senza le opportune correzioni non garantira' il voto in Aula e questo, per certi versi, fa ben sperare per una risoluzione positiva di questa vicenda. Il sottoscritto ed il Pdl a tutti i livelli istituzionali hanno deciso di lavorare in silenzio perche' la posta in gioco e' troppo alta. Troppo facile, ma altrettanto pericoloso, lanciarsi in proclami e tatticismi mediatici e politici. E' un lavoro lungo e complesso, in quanto smantellare un sistema che va avanti da anni e crearne uno efficiente e moderno e' un lavoro lungo e complesso, ma con l'impegno e, soprattutto con l'esperienza di chi conosce la pubblica amministrazione a partire dai Comuni per arrivare al governo centrale e' possibile e doveroso".
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