"Apprendiamo favorevolmente la decisione del presidente D'Alfonso di revocare la richiesta di ricerca di idrocarburi in localita' Colle dei Nidi, al confine tra Abruzzo e Marche, attraverso una Delibera che ribalta il parere positivo accordato nel 2008 con una Determina dirigenziale". E' quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale Mauro Febbo (Fi), che aggiunge: "Quello che non ci piace pero' e' il fatto che lo stesso presidente non fornisca ne' la data del provvedimento, ne' da chi sia stato sottoscritto. Stiamo parlando infatti di una Determina licenziata nel 28 maggio 2008, sotto la presidenza Del Turco, assessore alle Attivita' produttive Valentina Bianchi, assessore all'Ambiente Franco Caramanico (dello stesso partito dell'attuale titolare dell'assessorato Mario Mazzocca - Sel). Il documento, pubblicato anche sul Bura, portava la firma dell'allora direttore regionale Alfredo Moroni, assessore del Pd al Comune dell'Aquila, tra l'altro appena nominato Direttore dell'Arta (DGR n.72/2015). Insomma la morale di questa vicenda e' sempre la stessa - evidenzia Febbo - con il centrosinistra abruzzese si conferma campione di retromarcia: prima si imbarca in scelte scellerate come accaduto con l'Elettrodotto Villanova - Gissi, e poi decide per un pur sacrosanto ravvedimento. Il problema, pero', e' che siamo di fronte a percorsi che hanno preso il via proprio grazie alle loro autorizzazioni. Un'altra caratteristica che riscontriamo regolarmente e' lo scarico delle responsabilita' spesso abbinata a macroscopiche omissioni. Un altro esempio clamoroso oltre i casi di Colle dei Nidi e dell'Elettrodotto Villanova - Gissi?. Il progetto del Centro Oli di Ortona, che inizialmente aveva ottenuto i favori del centrosinistra abruzzese, pronto in tempi piu' recenti a fare marcia indietro. Quando si sono opposti pero' hanno dimenticato di citare le 12 autorizzazioni regionali 2007/2008 (Governo Del Turco) e le 4 provinciali (Governo Coletti)"
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