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Pubblicato il 17/07/2013 00:12

Fondi Europei, le associazioni di categoria proporranno un documento congiunto

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"E' prioritaria l'assoluta necessita' che la nuova programmazione si svincoli dalle pastoie politiche e burocratiche"

Le Associazioni di Categoria regionali di Confartigianato, Confapi, Confesercenti, Confindustria, CNA, e i sindacati regionali di CGIL CISL e UIL, si sono riuniti ieri a Pescara per discutere della nuova programmazione 2104-2020 dei fondi strutturali europei, quale momento di importanza primaria per la vita economica ed occupazionale della Regione. In una situazione di grave crisi dai profili strutturali quale quella attuale, in cui non sono piu' disponibili risorse finanziarie a sostegno dell'economia e delle imprese, i Fondi strutturali europei (valutabili in circa 1.000 milioni di euro) messi a disposizione della nostra regione per il periodo 2014-2020 - si legge in una nota congiunta - rappresentano l'unica risorsa certa a cui il sistema Abruzzo potra' fare riferimento nei prossimi anni.

La programmazione della destinazione di tali fondi - tale da dare risposte immediate alle reali esigenze dei lavoratori e delle imprese - e la contestuale metodologia di spesa -tale da garantire tempi rapidi di erogazione sul territorio-, costituiscono pertanto un momento di straordinaria importanza per il futuro e le prospettive di ripresa dell'Abruzzo, regione che sta pagando pesantemente piu' di altri contesti territoriali la persistente crisi economica in atto. Posto che comunque le questioni prioritarie da aggredire sono quelle legate al sostegno dell'occupazione e del sistema imprenditoriale, le Associazioni di Categoria e i sindacati abruzzesi - prosegue la nota - hanno quindi concordato sulla necessita' di sviluppare nei prossimi giorni un documento congiunto da presentare alla Regione Abruzzo in cui delineare obiettivi, strategie e metodologie di gestione che la nuova programmazione 2014-2020 dei Fondi europei non dovra' disattendere. Al riguardo, le Parti hanno anche rilevato un ritardo della politica e delle stesse strutture dirigenziali della Regione nell'affrontare la questione, e nell'organizzare il partenariato, che avrebbe necessitato un maggiore coinvolgimento degli attori sociali e tempi di riflessione maggiori di quelli che invece sono stati di fatto disponibili. Le Parti - conclude la nota - hanno anche evidenziato come prioritaria l'assoluta necessita' che la nuova programmazione si svincoli dalle pastoie politiche e burocratiche che hanno compromesso in termini di qualita' e tempi l'impegno e la spesa delle passate programmazioni dei Fondi strutturali europei in Abruzzo.

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