Un "FONDO CASA" che permetterà di costituire un budget di risparmio da affiancare all’attuale detrazione fiscale del 50%, così da favorire le ristrutturazioni degli immobili e la loro riqualificazione energetica indirizzato alle abitazioni civili.
È questa la proposta che i sindacati delle costruzioni della provincia di Chieti Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil stanno proponendo alle amministrazioni comunali del territorio e che oggi pongono all'attenzione dei quattro candidati presidenti alla Regione Abruzzo Gianni Chiodi, Sara Marcozzi, Luciano D'Alfonso e Maurizio Acerbo. I segretari provinciali si rivolgono agli aspiranti governatori affinché si facciano mediatori della proposta con le Amministrazioni del territorio.
«Il Fondo casa- spiegano Gianfranco Reale, Lamberto Vespasiano e Walter Paciocco - sarà generato dai ribassi degli importi posti a base di gara, senza nessun onere a carico delle Pubbliche Amministrazioni, già gravate dai Patti di Stabilità. Il Criterio per le coperture finanziarie consiste nell’applicazione del 20% sul ribasso dell'importo posto a base di gara. Il “FONDO CASA” produrrà una riduzione del costo dell’opera di ulteriore 15% da sommare alle attuali detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie con un risparmio complessivo del 65% rendendo così gli investimenti più appetibili e permettendo una graduale ripresa occupazionale provinciale, da noi stimata in 5 anni, di oltre 5000 lavoratori ed una riqualificazione dei centri storici da troppo tempo abbandonati. Nel contempo, implementerà la diffusione di un’edilizia di qualità ed indirizzerà i nostri giovani, lavoratori ed imprenditori, verso professionalità d’eccellenza».
«La tematica - concludono i tre segretari - è di rilevanza assoluta per la ripresa del settore edile e dell'intera economia regionale, ecco perché siamo convinti che i candidati che hanno realmente a cuore il futuro della Regione non potranno ignorare una proposta che produrrà benefici di sicuro raggiungimento partendo da subito nel territorio provinciale di Chieti in cui è stato proposto.
Ci auguriamo che i 4 contendenti si facciano portavoce della proposta facendola divenire un punto centrale dei loro programmi elettorali e del dibattito politico delle prossime settimane».
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