''Forza Italia certamente non affronta un momento facile complici una serie di cose. L'inagibilita' politica del presidente Berlusconi, che lo ha portato lontano per molto tempo dalla politica, complice anche il fatto che il centro destra si e' diviso e spesso si e' frammentato. Pero' la presenza in questa campagna elettorale difficile del presidente Berlusconi sicuramente portera' risultati''. Lo ha detto, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulle elezioni regionali, l'ex ministro della pubblica istruzione Mariastella Gelmini a margine di un incontro svoltosi oggi a Chieti con i rappresentanti del mondo della scuola. '' E' chiaro che la strada per ricostruire il centro destra, per ricostruire un'unita', credo sia lunga ma noi siamo in campo, Forza Italia c'e', il presidente Berlusconi ha indicato la strada e soprattutto le chiacchiere di un governo inconcludente come quello di Matteo Renzi fanno il resto - ha aggiunto la Gelmini - Penso che ci sia bisogno di un centro destra forte, penso che una ricetta liberale che e' sempre stata quella portata avanti dal presidente Berlusconi, sia una ricetta che ha portato dei risultati, basta vedere il dato della disoccupazione: quando governavamo noi era all'8% oggi ha superato il 15 per non parlare della disoccupazione giovanile che e' ampiamente oltre il 40%. Quindi noi lavoriamo, ci rimbocchiamo le maniche, non abbiano da perdere nemmeno un minuto e nel frattempo la parola passa agli elettori che mi auguro vadano a votare nel senso che il nostro avversario non e' solo la sinistra, Renzi, ma e' l'astensionismo. Andare a votare e' importante, e' un diritto ma e' soprattutto un dovere e quindi mi auguro che non prevalga la sfiducia ma ci sia una partecipazione significativa degli italiani''.
''Dalle slide si e' passati ad un testo di legge che smentisce le slide: a parole Renzi parla di merito, di qualita', di valutazione, di premi agli insegnanti, poi quando si legge l'articolato normativo non si trova pressoche' nulla di quanto promesso e quindi credo che il disegno di legge sulla scuola sia la prima occasione in cui la narrazione di Renzi non convince più''. Lo ha detto oggi pomeriggio a Chieti l'ex ministro della pubblica istruzione Mariastella Gelmini a margine di un incontro con alcuni rappresentanti del mondo della scuola. ''E' una narrazione che spaccia per una riforma una stabilizzazione di precari, peraltro dividendo i precari e penalizzandone alcuni ovvero i piu' giovani, quelli piu' preparati, che si trovano fuori dalle graduatorie ad esaurimento. Ci sono persone - ha aggiunto la Gelmini - che si sono abilitate con il tirocinio formativo attivo attraverso i pas, hanno sopportato dei costi per la loro formazione. Si dice che non abbiano passato un concorso: in realta' se si va a vedere la presenza nelle graduatorie, si vede che molti precari non sono abilitati, per esempio quelli che hanno frequentato le Sis, e non hanno superato un concorso. Il Governo se vuole puo' tranquillamente inserire nelle graduatorie questi precari evitando una penalizzazione che non ha davvero un fondamento e una giustificazione''. Quanto poi al confronto con il mondo sindacale, l'ex ministro ha detto ancora: ''Non credo che la scuola appartenga ne' alla politica ne' al sindacato: pero' credo come facevo quando ero ministro che si debba ascoltare, si puo' non convergere, si possono avere posizioni differenti ma questo non significa che non si debba cercare un confronto che e' doveroso. Poi la politica ha il compito di decidere e non sempre si puo' assecondare o accontentare le richieste del sindacato. Pero' chiudersi a Palazzo Chigi e non ascoltare nessuno non e' francamente un metodo corretto''.
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