La politica tenga conto dell'indicazione chiara e forte arrivata dai cittadini con il referendum consultivo sulla "Grande Pescara" di domenica scorsa. E' quanto chiede la Cna di Pescara al nuovo Consiglio regionale, chiamato ora "a tradurre in atti istituzionali concreti, e con un preciso programma di impegni e scadenze, l'espressione della volonta' popolare". "A sciogliere qualsiasi dubbio in ordine alle indicazioni - prosegue l'associazione presieduta da Riccardo Colazilli e diretta da Carmine Salce - contribuiscono tanto l'elevata partecipazione alla tornata referendaria, quanto la chiara manifestazione di volonta' espressa dalla maggioranza dei cittadini, quasi 65mila in tutti e tre i centri coinvolti, ovvero Pescara, Montesilvano e Spoltore. Se a cio' si aggiunge il fatto che nei due centri piu' grandi gli elettori sono stati chiamati anche ad esprimersi sul rinnovo delle rispettive amministrazioni comunali, si rafforza il peso politico della consultazione". Ai nuovi organismi regionali scaturiti dal voto di domenica scorsa, la Cna pescarese - che chiede di allargare in un secondo momento il progetto anche ad altri centri dell'area urbana, come Francavilla e San Giovanni Teatino, evidenzia come nel documento programmatico messo a punto dalla confederazione artigiana, e sottoposto al confronto con i quattro candidati alla guida della Regione, un passaggio ricordi proprio come "l'Abruzzo va dotato di un'area metropolitana in grado di competere con piu' efficacia con le grandi citta' dell'Adriatico".
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