Prosegue la "guerra" tra i tassisti di Chieti e Pescara. In occasione dell'arrivo del volo da Londra, i pescaresi hanno inscenato una manifestazione di protesta, monitorata dal personale della polizia di frontiera, e sul posto e' arrivato anche altro personale della questura, dei carabinieri e della polizia municipale. Non ci sono state pero' conseguenze particolari, se non un clima di esasperazione che ormai si fa sentire con sempre maggiore frequenza sotto gli occhi dei turisti. Proteste in questo senso sono state annunciate anche in occasione di altri voli, per far esplodere il caso in maniera piu' eclatante. Sulla vicenda intervengono, con una nota, i consiglieri del Pd Moreno Di Pietrantonio, Enzo Del Vecchio, e Gianluca Fusilli che parlano della "situazione imbarazzante e di assoluto degrado in cui versa lo scalo aeroportuale, frutto solo ed esclusivamente della incapacita' della Amministrazione comunale di Pescara nell' assumere quel ruolo che le compete e che invece viene scavalcata da iniziative vuote e pericolose della Regione Abruzzo. Lo spettacolo di questa mattina, aggiungono, sicuramente ha offerto, ancora una volta, la pagina peggiore per la nostra regione" Il Pd chiede "una decisione forte e ferma nei confronti della Regione Abruzzo per evitare ulteriori degenerazioni".
Il decreto della Regione Abruzzo sulle attivita' di taxi "e' stato piu' volte sollecitato dall'Enac affinche' si aprisse l'area aeroportuale ai tassisti dei capoluoghi di provincia. Casomai c'e' da chiedersi perche' l'Enac non imponga queste aperture a tutti gli aeroporti d'Italia ma soltanto ad alcuni di essi, tra cui l'Abruzzo". L'assessore agli Enti locali, Carlo Masci, interviene sulla questione perche' "emergono ora ambiti controversi, riferibili alle singole competenze territoriali, che creano ostilita' nella categoria e non fanno bene all'immagine complessiva del sistema regione e che, percio', vanno guardati con attenzione e risolti. Anche perche' - prosegue l'Assessore - i tassisti di Pescara lamentano che ci sia chi oggi utilizza l'aeroporto come il cavallo di Troia per svolgere l'attivita' nel comune di Pescara". L'Assessore agli Enti locali invita, quindi, tutti i Comuni coinvolti dal decreto regionale a "svolgere controlli serrati sul rispetto delle regole, come gia' sta facendo il Comune di Pescara"
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