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Pubblicato il 16/04/2014 18:06

Inaugurata la variante di Quadri sulla Fondovalle Sangro

chiodi, di giuseppantonio, quadri, variante

Inaugurata oggi, dal Presidente Gianni Chiodi, la nuova Variante all'abitato di Quadri, sulla strada statale Fondovalle Sangro. "Un'opera estremamente utile - ha spiegato il Presidente nel corso della manifestazione - soprattutto per i risvolti produttivi che essa potra' avere, legati all'occupazione. Un'infrastruttura, non dimentichiamolo, che rientra nel piano complessivo di rilancio di questa zona, anche alla luce della volonta' da parte della Fiat di investire 700 milioni sulla Sevel". Chiodi ha spiegato che "si tratta solo della prima fase di un programma infrastrutturale che vede nella seconda parte la realizzazione di un progetto dell'Anas, stimato circa 100 milioni di euro. Sessanta di questi sono gia' disponibili, 40 dovrebbe metterli a disposizione il Governo, sempre che le promesse di Renzi sulla copertura finanziaria non vengano smentite dai fatti. Quel che e' certo, e' che il nostro impegno non e' cosa dell'ultima ora". "La variante di Quadri - ha concluso Chiodi - rientra in un piano infrastrutturale che avevamo messo in programma nel 2009 e poi riaffermato con il governo Monti. Le difficolta' economiche del Governo hanno arrecato una battuta d'arresto, ma non certo nelle nostre intenzioni e nel nostro lavoro, che proseguiremo fino in fondo".

"Il nuovo tratto stradale - ha affermato il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci - consentira' di evitare l'attraversamento del centro abitato del Comune di Quadri, decongestionando un'area interessata prevalentemente da automezzi pesanti, che transitano sulla direttrice 'Tirreno-Adriatico' con un conseguente incremento dei livelli di sicurezza, sia per gli utenti della strada statale, sia per i residenti del centro urbano stesso". "Inoltre - ha proseguito Ciucci - la variante portera' beneficio alle aziende industriali e manifatturiere della Val di Sangro, grazie alla riduzione dei tempi di trasporto delle merci e consentira' al traffico turistico proveniente dalla regione Puglia, nonche' alle utenze provenienti dall'autostrada A14 'Adriatica', di ridurre i tempi di percorrenza necessari per il raggiungimento del comprensorio sciistico di Roccaraso-Castel di Sangro". Il nuovo tratto stradale, realizzato a carreggiata unica con una corsia per senso di marcia, e' lungo 2,2 km e fa parte di un progetto di realizzazione di oltre 5 km del nuovo collegamento tra la stazione di Gamberale e la stazione di Civitaluparella. La nuova opera si sviluppa quale naturale prolungamento della strada statale esistente, sul lato della strada statale 16 'Adriatica', e si interconnette con la strada provinciale 'Sangritana' sull'attuale svincolo di Civitaluparella, al km 38,200. All'estremita' opposta del lotto stradale (lato Isernia) e' stato previsto uno svincolo con innesto a raso sulla strada provinciale 'Sangritana', completo di isole spartitraffico e impianto di illuminazione. La sezione stradale adottata e' costituita da due corsie da 3,75 metri, una per senso di marcia, e da due banchine laterali da 1,50 metri, per una larghezza complessiva della piattaforma stradale di 10,50 metri. Data la natura e l'orografia dei terreni attraversati, si e' reso necessario realizzare importanti opere d'arte quale la galleria naturale "San Marco 1" (di 553 metri, rpt 553 metri), la galleria artificiale "San Marco 2" (di 86 metri) e il viadotto "Sangro" (di 346 metri). In particolare, nella galleria naturale "San Marco", a doppio senso di marcia e dotata di impianti di sicurezza all'avanguardia, la carreggiata stradale che misura una larghezza pari a 8 metri, e' affiancata da marciapiedi pedonali rialzati sia a destra che a sinistra. Il viadotto "Sangro", posto a scavalco del fiume e della linea ferroviaria "Sangritana", e' stato realizzato con una struttura mista in acciaio e calcestruzzo ed e' costituito da una travata continua a cinque campate. L'impalcato ha un'altezza variabile da 3 a 5 metri in corrispondenza dell'asse pila. Il costo complessivo dell'intervento ammonta a oltre 40 milioni di euro finanziati interamente con fondi Anas.

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