Il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, si e' dichiarato "interessato ad aiutare l'ulteriore vita" della Comunita' terapeutica "Il Castello" di Anversa degli Abruzzi, intervenendo all'inaugurazione della nuova sede coincidente con il ventennale di fondazione dell'importante struttura riabilitativa. La struttura, che da' lavoro ad una trentina di giovani, quasi tutti del posto, e' stata affollata da un centinaio di persone che hanno partecipato alla cerimonia inaugurale, occasione anche di un momento di riflessione e di confronto tra politici e addetti ai lavori sui problemi riguardanti i pazienti psichiatrici e psicotici ed il loro recupero ad una vita normale.
Dalla Regione si attendono segnali decisivi per la vita della struttura, che accreditando nuovi posti potra' accogliere un numero piu' consistente di pazienti e nello stesso tempo occupare un piu' ampio numero di lavoratori. Il presidente ha apprezzato il lavoro svolto in questi venti anni dai promotori del progetto, mutuato da un'esperienza gia' vissuta in un piccolo centro del Belgio, dove la riabilitazione dei pazienti psichiatrici e' avvenuta con il loro inserimento nel contesto di un piccolo paese, come poi e' stato sperimentato positivamente anche ad Anversa.
"La possibilita' di intervenire nella cura di gravi malattie psichiatriche e di pericolose dipendenze in una struttura nuova e con un metodo unico che valorizza relazioni sociali e bellezza ambientale e' un aspetto di grande rilevanza". Lo ha dichiarato la senatrice Paola Pelino intervenendo anche lei alla cerimonia inaugurale.
"La Regione Abruzzo, titolare della scelta, si impegni a valorizzare la struttura per venire incontro alle esigenze del territorio in questo delicato settore e per favorire anche il relativo incremento occupazionale in un'area di crisi come quella del Centro Abruzzo" ha concluso la parlamentare. A ricostruire la storia della Comunita' Il Castello, iniziata nel 1995, sono stati lo psichiatra Michele Beatrice e il sindaco dell'epoca, Gabriele Gianni, che hanno ricordato gli ostacoli burocratici incontrati per l'avvio della struttura. "Centinaia di lettere, telefonate e incontri hanno caratterizzato il rapporto tra noi e la Regione" ha ricordato Gabriele Gianni, esprimendo gratitudine ai fondatori della Comunita', Michele Beatrice, Gianluca Ficca e Giovanni Bellopede, direttore amministrativo. Mentre Beatrice ha rilevato i risultati concreti ottenuti dalla Comunita' nella riabilitazione di circa duecento giovani, afflitti da disagio mentale o provenienti da esperienze di tossicodipendenza. "Bisogna cambiare mentalita' e comportamenti verso queste strutture di accoglienza, integrate nella realta' in cui vivono - ha spiegato Beatrice - sono comportamenti davvero vergognosi quelli della burocrazia che frappone ostacoli al cammino di queste strutture, cosi' come va superata quella mentalita' che vedrebbe rischi per il turismo dove esistono queste strutture: i nostri giovani, attraverso la vita di ogni giorno e le attivita' che svolgono in paese, hanno dimostrato che e' possibile una sana convivenza tra la comunita' ed il resto dei residenti". Dopo la benedizione della sede, impartita dal vescovo Angelo Spina ed il saluto del sindaco di Anversa, Gianni Di Cesare, grato ai promotori del progetto per l'impegno profuso da venti anni nella comunita' e nel paese e del presidente della Provincia, Antonio De Crescentiis, sono intervenuti il direttore del Dipartimento di Salute mentale dell'Asl L'Aquila-Sulmona-Avezzano, Vittorio Sconci, la responsabile del Sert di Sulmona, Elia Dora Di Ciano e il rappresentante dell'associazione Percorsi, che riunisce le famiglie dei pazienti psichiatrici, Dante Del Giovan
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