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Pubblicato il 30/10/2013 08:08

Indagine Ecosistema urbano di Legambiente, l'Abruzzo non brilla

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Il capoluogo di provincia abruzzese che si avvicina di piu' alla sufficienza e' Chieti

Il capoluogo di provincia abruzzese che si avvicina di piu' alla sufficienza e' Chieti, con il 56,99%; ma nessuno in Abruzzo raggiunge il punteggio di 60/100 nella valutazione dell'Ecosistema urbano, quando per avvicinarsi a 100 basterebbe rispettare tutti i limiti di legge. L'Aquila e', insieme a Chieti, nella top ten della classifica nazionale delle citta' piccole, Pescara e Teramo nella seconda meta' delle rispettive classifiche (citta' medie e piccole), ma nessuna di loro, per la XX edizione del dossier Ecosistema urbano 2013 presentato ieri a Bologna, rappresenta una eco-performance sufficiente. Il rapporto di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore descrive un Abruzzo pigro, apatico, che investe troppo poco nel cambiamento e non pianifica. Le criticita' piu' evidenti, e purtroppo non e' una sorpresa, risultano nel consumo idrico, con Pescara in fondo alla classifica delle citta' medie con il 55% di perdite di rete, ma L'Aquila ne ha ben il 68%, posizionandosi, come Chieti (35%), nella seconda meta' della classifica delle citta' piccole (37 e 23). Teramo e' a meta' classifica (18), con il 29% di perdite. Teramo e' prima in Italia per le aree verdi ma ultima in regione per l'offerta di trasporto urbano. Per le aree verdi Pescara e' a meta' della sua classifica e agli ultimi posti ci sono Chieti e L'Aquila. L'offerta di trasporto urbano vede Chieti e L'Aquila tra le top five, Pescara nona. Una buona notizia e' il balzo in avanti di Chieti e Teramo nella raccolta differenziata: il 64,7% e il 61,2%, che li portano al 7* e all'8* posto della loro classifica, mentre Pescara (30,3%) e L'Aquila (21,7%) si attestano in fondo. ''Restano scarse le politiche ambientali di partecipazione e di pianificazione - commenta Antonio Sangiuliano, della segreteria regionale di Legambiente Abruzzo - bisogna puntare su ecomanagement e migliorare sempre l'offerta di trasporto. Le alte criticita' nei consumi idrici dimostrano che c'e' ancora molto da operare - aggiunge - Le soluzioni non possono piu' essere limitate a singoli e parcellizzati interventi, ma devono rientrare in un disegno lungimirante e complessivo, che veda le citta' come fulcro della rinascita della nostra regione''

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