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Pubblicato il 04/05/2015 22:10

Intercettazioni, Legnini: no al carcere per i giornalisti che le pubblicano

"No al carcere per i giornalisti che pubblicano le intercettazioni". Il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, lo ha detto intervenendo oggi a Pescara al convegno sul tema 'Processo, diritto di cronaca e diritto all'onore', organizzato dall'Ordine degli Avvocati del capoluogo adriatico, dall'Ordine regionale dei giornalisti e dalla Fondazione "Forum Aterni". Tuttavia, ha sottolineato, "se e' vero che non bisogna colpevolizzare la stampa, occorre stabilire il perimetro delle regole per consegnare regole definite sulle responsabilita'". "La materia - ha poi spiegato Legnini - si puo' sistemare meglio: decidere se e' lecito pubblicare le intercettazioni delle ordinanze o meno, ma poi e' necessario contestualmente definire obblighi e sanzioni a carico dei soggetti che, a tutti i livelli, vengono meno alla loro responsabilita'". E "risistemare questa materia - ha osservato - non e' cosi' complicato, come e' chiaro che 'l'udienza filtro' non ha funzionato". Legnini non ha dubbi: "nessuna limitazione alle intercettazioni, altrimenti si fanno piu' danni". In conclusione per il vice presidente del Csm "bisogna pero' stabilire una volta per tutte cosa pubblicare e cosa no, e assumere poi le responsabilita' di ognuno"

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