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Pubblicato il 13/06/2012 12:12

L'Aquila, Barca: "le risorse stanziate sono 10,6 miliardi di euro"

Il ministro Barca e il governatore Chiodi fanno il punto della ricostruzione post sisma

Nuova visita del ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca a L'Aquila. L'incontro di ieri è stato l'occasione di fare il punto su quanto è stato speso fino ad ora per la ricostruzione e quanti sono i fondi ancora a disposizione. "Per quanto riguarda le pratiche di contributo relative agli edifici con esito di agibilita' diverso da "E" ("A", "B" e "C": edifici agibili in toto o parzialmente con danni piu' lievi), ai comuni del "cratere" alla fine di maggio erano pervenute complessivamente circa 30.000 domande, che hanno dato luogo a circa 26.000 esiti positivi in istruttoria" - ha dichiarato il ministro per illustrare lo "stato di avanzamento delle misure urgenti per la semplificazione, il rigore e il superamento dell'emergenza del dopo terremoto in Abruzzo". "Nel solo Comune dell'Aquila - ha aggiunto barca - le domande classificate "A", "B" e "C" hanno dato luogo alla concessione di circa 612,4 milioni di euro di contributi. Se sommiamo tale ammontare a quello dei contributi concessi per le pratiche "E" otteniamo un totale complessivo di circa 1,5 miliardi di euro di contributi concessi nel Comune de L'Aquila". "La ricognizione effettuata sui dati della spesa - alla fine di aprile - mostra che le risorse finanziarie complessivamente stanziate per gli interventi post-terremoto sono pari a poco meno di 10,6 miliardi di euro (di cui 10,5 pubbliche), di cui circa 2,9 miliardi relativi agli interventi per l'emergenza e i restanti 7,6 miliardi destinati agli interventi per la ricostruzione" - ha proseguito ancora. "Le risorse destinate agli interventi per l'emergenza - ha aggiunto - risultano quasi integralmente erogate e hanno riguardato principalmente le seguenti linee di intervento: spese per la prima emergenza per complessivi 680 milioni; progetto Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili (CASE): circa 4.500 appartamenti in grado di ospitare piu' di 15.000 persone. Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 833 milioni; progetto Moduli Abitativi Provvisori (MAP): circa 3.500 moduli in grado di alloggiare oltre 7.000 persone. Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 284 milioni; progetto Moduli a Uso Scolastico Provvisorio (MUSP): 32 scuole prefabbricate in grado di ospitare piu' di 6.000 studenti. Le risorse utilizzate per questo progetto sono state pari a circa 82,8 milioni. Le risorse destinate agli interventi per la ricostruzione riguardano principalmente le seguenti linee di intervento: ricostruzione di edifici privati: questi interventi riguardano la concessione di contributi a soggetti privati. Ricostruzione di edifici pubblici: si tratta di interventi approvati dal Cipe riguardanti opere pubbliche per circa 408 milioni; messa in sicurezza degli edifici scolastici (interventi approvati dal CIPE per complessivi 226 milioni); reti stradali e ferroviarie: riguardano interventi per complessivi 300 milioni. Solo una quota pari a poco piu' del 17% delle risorse per la ricostruzione risulta erogata. Al netto dei complessivi trasferimenti ed erogazioni effettuate, - ha detto sempre il ministro Barca - risultano ancora da utilizzare risorse pari a 5,4 miliardi". Tuttavia problemi ci sarebbero nella situazuione delle opere pubbliche che barca deginisce non chiara. "Il quadro informativo va migliorato, questo e' un impegno di tutti quanti" ha concluso. "Stiamo pensando ad un modello di governance il piu' funzionale possibile per i Comuni del 'cratere' sismico, perche' riteniamo che la fase commissariale debba finire al piu' presto. E' ora di tornare alla gestione ordinaria; il Commissario oggi non serve piu', essendo il suo compito quello di avviare la ricostruzione, non di farla. Missione ampiamente compiuta". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, affiancando il ministro Barca. Il Governatore, a margine del discorso esplicativo di Barca, ha soffermato la sua attenzione soprattutto su "quello scenario indefinito" degli aiuti che il Governo nazionale e la Regione Abruzzo hanno assicurato al sistema economico del "cratere" aquilano. "Voglio chiarire - ha puntualizzato subito Chiodi - perche' sentiamo troppo spesso dire, con una recrudescenza a seguito delle vicende dell'Emilia, che non ci sarebbe stato un adeguato sostegno ad imprese e famiglie, colpite oltremodo dalla crisi internazionale". Il Presidente/Commissario, entrando nel dettaglio di "misure scaglionate nel tempo", ma di cui "non si e' mai parlato", ha citato i 90 milioni di euro di recente stanziati dal Governo; i circa 100 milioni per il ristoro danni alle imprese; gli 83 del Fesr Abruzzo per il rilancio delle aree produttive. "Non si e' mai tenuto nella giusta considerazione - ha fatto notare ancora Chiodi - l'aiuto forse 'piu' diretto' degli altri che ha dato la possibilita' agli aquilani di restituire il 40 per cento delle tasse, non pagate nel periodo del post sisma, in dieci anni. Il tutto con effetto immediato sui bilanci delle imprese, attraverso l'emersione di voci attive, con capacita' di capitalizzazione, in quanto utile e peraltro non tassabile". Facendo una sottostima, il Presidente ha parlato di un gettito di circa 600 milioni di euro, "con una formulazione normativa estesissima, che Marche ed Umbria non hanno avuto" e che "si sommano ai 500 milioni stanziati per favorire il sistema imprenditoriale". Conclusione: circa un miliardo che lo Stato ha messo a disposizione per il rilancio del sistema economico aquilano, "provato" contemporaneamente da terremoto e crisi mondiale. Chiodi ha fatto riferimento altresi' al settore edile con "un miliardo e mezzo a disposizione per l'apertura dei cantieri". "L'Aquila - ha concluso - e' la zona dell'Italia dove le prospettive occupazionali e di crescita per le costruzioni sono maggiori". Quanto al futuro della Ricostruzione, al cambio di governace, alla nascita di nuovi organismi tecnici o di coordinamento, il presidente Chiodi ed il ministro Barca si sono riservati di fare chiarezza nel corso di un'assemblea pubblica in programma venerdi' prossimo, 15 giugno, nel cuore della citta'.

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