''La situazione e' drammatica. Occorrono molta pazienza e un sacco di soldi, ma penso che i soggetti attuatori siano molti e anche piuttosto autonomi, ma il com'era dov'era funziona solo con i monumenti, o con un comparto che si incendia. Non puo' essere la citta' di prima, puo' rivivere, risorgere, ma non puo' essere la citta' di prima''. Cosi' il filosofo Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, nel pomeriggio all'Aquila a margine del convegno ''Recuperiamo la Bellezza - L'Aquila modello di rinascita, tra identita' storica e futuro''. Per Cacciari, e' importante che i soggetti attuatori della ricostruzione ''sappiano di operare in una citta' che amano e che va rivissuta e rivitalizzata''
''Toscani sarebbe andato via dall'Aquila? Se vuole andare via, se ne vada. Cosa c'entra? Qual e' la sua competenza in fatto di ricostruzione e di restauro?''. Cosi' il filosofo Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia, commentando a margine di un convegno all'Aquila le esternazioni del fotografo Oliviero Toscani nel capoluogo di Regione nei giorni scorsi. ''Chi lo aveva invitato?'', si e' anche chiesto il filosofo.
'L'Aquila deve lottare con convinzione per recuperare la bellezza perduta. La bellezza non soltanto come una categoria dell'estetica, ma soprattutto come elemento per ricostruire il futuro della citta', fatto di sviluppo, di turismo, per rilanciare la citta'''. Cosi' il consigliere di amministrazione Rai Rodolfo De Laurentiis, ex parlamentare abruzzese dell'Udc, all'Aquila per partecipare ad un convegno sulla ricostruzione. ''La vivacita' dell'Aquila e' dovuta alla sua dimensione sociale, alla capacita' dei tanti cittadini, dei giovani, a una presenza culturale diffusa - ha continuato -. A questa vivacita' non si accompagna un'altrettanta determinazione da parte delle istituzioni non soltanto locali, ma di tutti coloro che hanno responsabilita' della ricostruzione''. Per il consigliere Rai, ''la ricostruzione della citta' dell'Aquila non e' soltanto responsabilita' della citta', ma deve essere una responsabilita' collettiva, dell'intero Paese che metta in campo le migliori energie e le risorse adeguate per la ricostruirla''. ''In questo pero' c'e' un gap nella comunicazione e nella capacita' della citta' e nelle istituzioni nel riuscire a coinvolgere anche l'attenzione del sistema Italia e della solidarieta' internazionale. In questo ha 'introitato' il dramma, invece - ha concluso - di renderlo partecipe a una platea piu' vasta''.
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