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Pubblicato il 29/11/2012 17:05

L'Aquila, il consiglio comunale non decide sulla compatibilità delle cariche

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Benedetti: "cosa molto grave"

Scontro nel Consiglio comunale dell'Aquila, chiamato a esprimersi sulla presunta incompatibilita' del consigliere dell'Udc Piero Di Piero. Prima di procedere all'esame del punto all'ordine del giorno relativo alla contestazione del doppio ruolo di professionista incaricato di lavori privati nella ricostruzione e di eletto nell'assise civica, vietato dalla legge Barca, e' stata discussa la pregiudiziale presentata dal capogruppo di Sel, Giustino Masciocco, che riteneva il Consiglio non competente a esprimersi sulla questione.
Al momento del voto sia la maggioranza che il centrodestra sono andati in frantumi, con una parte dei due schieramenti che ha votato a favore e un'altra contro. Alla fine il provvedimento e' passato con 21 voti favorevoli un astenuto e 11 contrari, tra cui quelli del sindaco, Massimo Cialente, che e' stato messo in minoranza anche da alcuni consiglieri del Pd, il suo partito.
La vicenda nasce da un ricorso dell'avvocato Alessandro Piccinini, primo dei non eletti nell'Udc, che contestava l'incompatibilita' di Di Piero, e successivamente da una diffida presentata a tutti i consiglieri e notificata anche al prefetto dell'Aquila, Francesco Alecci. In prima istanza il giudice aveva dato torto a Piccinini, ma aveva riconosciuto che, con l'entrata in vigore della legge Barca e la decorrenza dei termini dei 90 giorni previsti dalla norma, la posizione di Di Piero era da riconsiderare.
Il problema e' sorto quando si e' trattato di decidere quale fosse il percorso amministrativo per procedere alla eventuale decadenza dell'esponente dell'Udc: per il presidente del Consiglio, Carlo Benedetti, andava seguito quello stabilito dal testo unico degli enti locali attraverso il passaggio in aula, per Masciocco e altri, invece, andava contestata direttamente senza effettuare ulteriori passaggi.

'Per me Di Piero e' gia' decaduto perche' non ha optato entro il 9 novembre (la scadenza prevista dalle legge Barca) - ha spiegato Masciocco - probabilmente si voleva votare, tra l'altro a scrutinio segreto, solo per salvarlo'. Un'accusa respinta al mittente da Benedetti, che ha gridato allo scandalo: 'considero cosa molto grave che il Consiglio comunale abbia deciso di dichiarare la propria incompetenza in merito all'esame dell'incompatibilita' del consigliere Piero Di Piero. Con questa votazione non solo ho perso la mia battaglia per la legalita' ma rimango stupito e preoccupato per il voto favorevole, alla proposta di Masciocco, dei consiglieri di Appello per L'Aquila, di L'Aquila che vogliamo, del Prc, di Sel, di L'Aquila citta' aperta, dell'Idv e del Psi. A tal proposito chiedero' al piu' presto un incontro con il prefetto'. E proprio il prefetto, questa e' una delle ipotesi piu' probabili, sara' chiamato a scrivere la parola fine sulla questione.  Il Consiglio comunale dell'Aquila, in apertura dei lavori, ha discusso l'ordine del giorno relativo all'esame e all'assunzione di eventuali provvedimenti consequenziali, in merito alle disposizioni contenute all'articolo 67 quater, comma 11, del decreto legge 83 del 2012, vale a dire l'emendamento al decreto Sviluppo noto come "legge Barca", relativo alle ragioni di incompatibilita' tra le cariche elettive nelle pubbliche amministrazioni e la titolarita' di incarichi nella ricostruzione.

"Considero cosa molto grave che il Consiglio comunale abbia deciso, su proposta del consigliere Giustino Masciocco, di dichiarare la propria incompetenza in merito all'esame dell'incompatibilita' del consigliere Piero Di Piero". Lo dice il presidente del Consiglio comunale dell'Aquila, Carlo Benedetti. "Alla luce di cio' - aggiunge - la carta stampata dovrebbe necessariamente riportare che il 'Consiglio salva Di Piero'. Con questa votazione infatti non solo ho perso la mia battaglia per la legalita' ma rimango stupito e preoccupato per il voto favorevole, alla proposta di Masciocco, dei consiglieri di Appello per L'Aquila, di L'Aquila che vogliamo, del Prc, di Sel, di L'Aquila citta' aperta, dell'Idv e del Psi. A tal proposito - annuncia Benedetti - chiedero' al piu' presto un incontro con il Prefetto". 

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