Un gruppo di cittadini dell'Aquila sta preparando un ricorso al Tar contro la chiusura del reparto di Medicina dell'ospedale 'San Salvatore' del capoluogo, una decisione compresa nel nuovo atto aziendale della Asl numero 1 contro la quale sono state raccolte 6 mila firme. Lo annuncia la dottoressa Laura Natali, portavoce della protesta di personale medico e sanitario contro la decisione del direttore generale Giancarlo Silveri.
''Sto acquisendo tutti gli atti relativi alla delibera dell'atto aziendale - spiega - saranno esaminati da un avvocato per vedere se ci sono i presupposti legali per impugnare eventualmente la delibera'' davanti al Tar. La chiusura di Medicina e' inserita nel documento che dispone la riorganizzazione nella struttura ospedaliera delle unita' operative complesse, che passano da 39 a 23, e le unita' operative semplici, da molte decine a 30. La Medicina ospedaliera scomparira', accorpata a quella 'gemella' a conduzione universitaria per un totale di 35 posti letto, mentre sorgera' un nuovo reparto specialistico di Immunologia. Per rafforzare l'azione di protesta il fronte del 'no' si sta strutturando dopo essere uscito allo scoperto in una conferenza stampa in cui il sindacato Ugl ha chiesto le dimissioni di Silveri.
''Le firme superano la quota di 6 mila che rappresenta piu' del 10% della cittadinanza - ricorda la Natali - Inoltre una parte di questi cittadini, dovutamente informati su quello che accade, stanno formando un Comitato di difesa''. Numeri che non spaventano il manager Silveri, per il quale ''se i cittadini fossero stati informati le firme potevano essere di piu', ma anche di meno''. ''E' offensivo dire che 6 mila persone abbiano firmato perche' non siano state informate - replica la dottoressa - Molte persone, dopo quello che ha detto lui, mi hanno telefonato per sapere che succede e molti firmatari sono professionisti, giudici, medici, pazienti e parenti di pazienti''.
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