La chiusura del punto nascita di Sulmona "e' legata a una questione prettamente economica". Lo ha affermato il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, nel corso di una conferenza stampa in cui ha illustrato i contenuti dell'incontro avuto ieri pomeriggio ad Avezzano, con l'assessore alla Sanita', Silvio Paolucci. "Voglio dire alla citta' e a tutti i residenti del Centro Abruzzo che l'attuale Commissario della Sanita' abruzzese che e' anche il capo del governo della Regione Abruzzo - ha affermato Ranalli - ha deciso di sopprimere il punto nascita per questioni di soldi facendosi beffa delle esigenze sociali e del diritto alla sanita' di un intero territorio. Per lui e per l'assessore alla Sanita' costa troppo attivare tutte le strutture necessarie per garantire i livelli di assoluta sicurezza sia alla madre che ai nascituri". Il sindaco ha poi ribadito che "Sulmona non ci sta a questa politica che guarda solo ai bilanci e non ai cittadini" tanto che "vogliono trasformare l'ospedale in un grande reparto di geriatria, che si occupi esclusivamente di patologie per anziani. Un territorio dove non si puo' nascere ma si puo' solo morire". "Voglio ricordare che siamo gli unici in Abruzzo - ha proseguito Ranalli - ad aver gia' rilasciato le autorizzazioni per la costruzione di un nuovo blocco parto gia' finanziato e quindi la sicurezza la stiamo gia' mettendo in atto". "Continuero' a percorrere le vie istituzionali fino al consiglio regionale di martedi' prossimo - ha concluso il sindaco - se la situazione restera' questa e' se il governo regionale continuera' a restare sordo sui problemi sanitari del Centro Abruzzo iniziero' altre forme di protesta, anche le piu' eclatanti. Di sicuro difendero' la mia citta' fino alla fino contro tutto e tutti".
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