La linea ferroviaria adriatica, che collega Ancona, Pescara, Foggia, con Bari e infine Taranto, "in questa fase" non puo' entrare a far parte del corridoio di trasporto transeuropeo Scandinavia-Mediterraneo (ScanMed). Lo riferisce l'analisi tecnica pubblicata da Bruxelles, secondo cui RFI ha cercato di far inserire sia questa sia il collegamento fra Gioia Tauro e Taranto, allo scopo di rimuovere due importanti colli di bottiglia della rete ferroviaria italiana. "L'ammodernamento di queste linee e' considerato necessario per far circolare le merci a causa dei costi elevati per ammodernare il collegamento fra Bologna e Bari via Firenze-Roma-Napoli". In merito la Commissione ha chiarito che il piano prescelto "non puo' essere modificato in questa fase" e che gli Stati membri sono d'accordo nel rispettare questo principio, in particolare la Germania, il cui ministero dei trasporti ha precisato che non avrebbe accettato di aggiungere altre linee ferroviarie al piano dei corridoi gia' previsto, anche se consentono solo servizi merci. Nulla impedisce pero' di ammodernare anche altre sezioni della rete di trasporti, che essendo parte della rete generale possono alimentare i corridoi e sono importanti di per se' per il trasporto di merci e passeggeri. I corridoi non esistono indipendentemente dal resto della rete dei trasporti, ma in sostanza sono quelli prioritari a livello europeo. Sara' possibile compiere delle modifiche "in una fase successiva", sempre tenendo presente che "tutti gli obiettivi devono essere realizzati entro i tempi previsti anche nel caso di ulteriori infrastrutture"
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