«Ho rimesso al Presidente della Giunta Regionale, a quello del Consiglio ed ai Capigruppo il parere con il quale il Prof. Enzo Di Salvatore e l’Avv. Paolo Colasante hanno confermato le preoccupazioni che avevo anticipato in ordine alla tenuta “costituzionale” di una legge elettorale con la quale, da una parte, si è eliminato il voto disgiunto tra candidato Presidente e liste o candidati al Consiglio Regionale e, dall’altra, si è tenuto in vita l’obbligo del doppio voto, indispensabile per far sì che quello espresso per il candidato Presidente riverberi i suoi effetti anche sulle liste, sullo sbarramento e sulla distribuzione dei seggi». Punta ancora una volta l’attenzione sulle modifiche apportate alla legge elettorale abruzzese, il consigliere regionale Carlo Costantini (Mov139), avvalendosi del parere di due Costituzionalisti.
«Nel parere è citato il caso più vicino al nostro, quello della Regione Marche, nel quale il legislatore ha previsto la possibilità di votare solo per il candidato Presidente, ma ha chiarito espressamente che detto voto deve intendersi validamente espresso anche a favore della coalizione di liste con cui il candidato Presidente è collegato; senza la necessità, quindi, di apporre sulla scheda una seconda “croce”, come invece sembrerebbe imporre il sistema abruzzese. Nel parere – prosegue ancora il consigliere regionale - risulta anche indicato il percorso di una “norma interpretativa”, funzionale a chiarire il significato di disposizioni legislative già in vigore, senza stravolgere l’impianto della legge già approvata e violare i divieti previsti dallo Statuto regionale per i sei mesi antecedenti le elezioni.
Ritengo in questo modo di aver fatto il mio dovere - conclude Costantini - lasciando chi ha responsabilità e potere decisionale nella condizione quantomeno di non poter dire di non essere stato informato e/o posto nella condizione di correggere l’errore denunciato».
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