Un pezzo importante "del futuro sviluppo del nostro paese e dell'Abruzzo dipende dal decollo di questa strategia europea di cooperazione tra gli otto paesi che si affacciano sull'Adriatico e sullo Jonio che dovranno coordinare quattro assi di sviluppo dai quali noi potremmo trarre nuove opportunita' di crescita delle nostre imprese, del lavoro, di scambio economico commerciale con i Balcani e con gli altri paesi dell'est Europa". Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, in occasione di un evento a Ortona "l'Abruzzo e il Porto di Ortona nella Macroregione Adriatico-Jonica"
"Occasione importante - dice Legnini - anche per un altro tema che sta a cuore a mezza dorsale adriatica e alla nostra regione certamente, quello che, attraverso la Macroregione che decollera' nel 2014, permettera' di riagganciare gli investimenti sull'alta velocita' rispetto alla quale, a fronte dell'esclusione ingiusta e colpevole di questi anni, il governo Letta ha fatto il primo passo stanziando risorse importanti, 350 milioni di euro spendibili subito, per poter ammodernare la ferrovia in vista del riaggancio con l'alta velocita'". "Come possono regioni come Abruzzo, Molise, ma anche la Puglia, da sole, determinare un orientamento piuttosto che un altro in sede Europea?", si chiede Legnini. Che aggiunge: "Lo strumento della macroregione, il fatto che dentro quel programma possono entrare temi della velocizzazione del trasporto ferroviario, piuttosto che dell' efficientamento del trasporto su mare e quindi della portualita', costituisce l'occasione di ottenere quei risultati con piu' forza. Un conto e' essere da soli un conto e' essere insieme ad otto paesi e decine di regioni". E sui porti abruzzesi: "Devono crescere e finalmente decollare e la macroregione costituisce un'opportunita' anche in questa direzione".
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