"La concreta attuazione dei provvedimenti legislativi e' un aspetto decisivo della qualita' dell'azione di governo e lo e' al punto che la Ue ci ha recapitato una raccomandazione proprio su questo tema. Tradotto, il monito europeo, ma anche degli italiani e delle imprese, e': in Italia si fanno le leggi ma non si applicano. Il motivo? Leggi contenenti troppi rinvii ai decreti attuativi che spesso tardano ad essere adottati. Per questo ci siamo detti: cerchiamo di migliorare la performance del legislatore: piu' norme autoapplicative, maggiore comunicazione, successive verifiche sull'impatto che le leggi hanno sulle realta' a cui si riferiscono, anche attraverso incontri come questo di oggi". Lo ha detto intervenendo nella sala Triggiani della Fiera del Levante, il Sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega all'Attuazione del programma di governo e all'Editoria, Giovanni Legnini. Al centro della discussione della serata, la prima di una serie di incontri per verificare sul campo la percezione dell'azione di governo da parte della societa' civile meridionale, l'attuazione delle misure del governo Letta e la percezione dei primi mesi di attivita' da parte delle categorie produttive e del mondo del lavoro pugliesi. Tra i temi sui quali i rappresentanti del tessuto economico pugliese hanno interrogato l'esponente del governo, l'aumento dell'Iva. "Un problema- ha spiegato il sottosegretario- che si trascina dal 2011, quando ci imposero il raggiungimento di determinati obiettivi e il governo chiuse il bilancio con 25 miliardi da reperire". Un problema ancora aperto, il passaggio dal 21 al 22%, secondo Legnini, il quale ha assicurato che "il governo fara' di tutto per scongiurare"
Sul tavolo anche il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, "frutto di meccanismi che portavano le P.A. a disporre le spese inviando sine die il pagamento- secondo Legnini- al punto che a tutt'oggi non siamo ancora in grado di sapere a quanto ammonta il debito della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, anche se a breve grazie al monitoraggio avviato saremo in grado di scoprirlo. Un problema che questo governo, proseguendo l'azione di quello precedente, sta risolvendo con decisione con lo stanziamento di 50 miliardi di euro, pari a piu' di tre punti di pil" . Infine, le questioni poste dagli imprenditori hanno trattato i temi della eccessiva burocrazia e del rapporto banche/imprese. "Una maledizione- l'ha definita il membro del governo- facciamo provvedimenti di semplificazione continuamente, e facendoli ci complichiamo la vita. Pero' adesso una norma che cittadini e imprese invocavano da decenni c'e', l'abbiamo fatta. Ora se lo Stato sbaglia o ritarda un provvedimento, paga. Una cosa di non poco conto, anzi se le imprese cominciassero a inviare diffide ai funzionari inadempienti ci aiuterebbero ad abbattere i tempi della burocrazia". Infine, il problema del credito al sistema delle imprese, sul quale Legnini ha annunciato che dopo aver rafforzato il fondo centrale di garanzia, il governo sta verificando la possibilita' di un piano straordinario di prestazione della garanzia dello stato per accrescere gli investimenti delle imprese
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