"La Regione Abruzzo ha legiferato in materia di ludopatia contestualmente alla regione Lombardia - ha dichiarato il presidente della Regione Gianni Chiodi -. Un anno prima era intervenuta la Liguria. In Abruzzo la legge nasce da un ampio dibattito che si e' posto la finalita' chiara ed inequivocabile di prevenire la diffusione dei fenomeni di dipendenza dal gioco. In tal senso - continua Chiodi - la nostra legge e' piu' simile al testo ligure, anche per quanto concerne la scelta dei 300 metri come distanza minima, di quanto possa esserlo con la norma lombarda che, invece, estende la distanza fino a 500 metri ed, inoltre, si occupa nello stesso testo anche di aspetti piu' commerciali e fiscali. "Grazie alla scelta dei 300 metri come distanza minima e rendendo ampissimo l'elenco dei luoghi sensibili, di fatto creeremo una sovrapposizione capillare delle aree di rispetto puntando a rendere l'Abruzzo una regione con ampie "no play zone". Altri passi saranno fatti per inquadrare anche gli aspetti della riabilitazione dei soggetti malati e per gestire al meglio gli aspetti sanitari della patologia", annuncia Chiodi. "Siamo fiduciosi di aver intrapreso un percorso virtuoso per garantire risposte concrete alle persone che sono entrate in contatto con questa subdola malattia", ha concluso il presidente.
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