E' proseguito in mattinata il lavoro dei vigili del fuoco di Pescara per mitigare le emergenze che si sono create sul territorio dopo la pioggia abbondante. Sono ancora un centinaio le richieste di prosciugamento arrivate dai cittadini e tuttora da evadere da parte del personale del comando di viale Pindaro, che ieri ha ottenuto il supporto dei colleghi pompieri arrivati da Roma. Questa mattina il Comune ha provveduto a riaprire al traffico le golene del fiume, che ieri pomeriggio sono state chiuse nel timore che il fiume Pescara esondasse. E nel frattempo proseguono anche gli interventi promossi dall'amministrazione comunale per riportare la situazione alla normalita' sulle strade della citta'. Tra l'altro si sta lavorando su frane e smottamenti, su una voragine che si e' aperta di fronte all'ospedale e a Fontanelle, dove un sottopasso e' completamente pieno d'acqua
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Resta alta l'allerta per il fiume Pescara. La Direzione Marittima Abruzzo-Molise, prosegue con uomini e mezzi il monitoraggio del corso d'acqua che si trova ora due centimetri sotto la banchina.
La tregua concessa dalla pioggia ha permesso di far rientrare l'allarme, dopo la paura che c'era stata sotto il Ponte della ferrovia, quando l'acqua aveva tracimato anche se solo di un centimetro, non creando comunque problemi. La situazione e' tenuta sotto controllo, considerando le previsioni meteo che annunciano ancora avviso di burrasca.
In mattinata il comandante in seconda della Direzione Marittima Abruzzo-Molise Antonio Catino ha avuto un incontro con i rappresentanti della marineria pescarese per fare il punto della situazione, e soprattutto invitare gli armatori a rafforzare gli ormeggi, anche per via delle forti raffiche di vento. Come riferito inoltre da alcuni rappresentanti della marineria, si starebbe prendendo in esame l'ipotesi di prorogare il fermo biologico che termina il prossimo 5 ottobre. La marineria ha espresso alle autorita' portuali la preoccupazione per la situazione di grave disagio e pericolo esistente a causa del mancato dragaggio e dei fondali sabbiosi
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Il comune di Pescara e la polizia municipale stanno provvedendo a liberare le aree golenali del fiume Pescara, nord e sud, dove sono parcheggiate molte auto, perche' c'e' il rischio di esondazione del corso d'acqua. Ne da' notizia il Comune, che sta facendo in modo di far spostare tutte le auto in sosta, molte delle quali sono dei dipendenti di Comune e Provincia che lavorano negli uffici di piazza Italia. Il livello del fiume, spiegano da Palazzo di citta', si e' innalzato notevolmente a causa della pioggia che continua a cadere da ieri sera.
Due persone, che si sono trovate in difficolta' a seguito degli allagamenti che interessano Pescara e dintorni, sono state tratte in salvo dai carabinieri a Montesilvano. Una donna che viaggiava a bordo di una Polo si e' bloccata al sottopasso di via Saragat. L'acqua arrivava fino al finestrino e ha cominciato ad invadere l'abitacolo per cui la donna si e' messa in salvo salendo sul tettuccio dell'auto, dove l'hanno recuperata i carabinieri del posto, coordinati dal capitano Enzo Marinelli. Una pattuglia dei militari dell'Arma e' intervenuta anche al confine con Cappelle sul Tavo, sempre a Montesilvano, e ha recuperato un disabile che vive in carrozzella. L'uomo si trovava in un seminterrato, dove l'acqua e' salita fino ad arrivargli alle ginocchia. Il nipote non ce l'ha fatta a tirarlo fuori e i carabinieri hanno provveduto portandolo all'esterno in braccio.
"In queste ore almeno 800 attivita' commerciali di Pescara e Montesilvano sono ostaggio degli allagamenti che, come ampiamente temuto", dice Gianni Taucci, direttore provinciale di Confesercenti, "stanno trasformando la piu' grande area metropolitana del Medio Adriatico in una ampia pozzanghera. Questa situazione e' il risultato di decenni di urbanistica scriteriata di cui, oggi, i commercianti, gli artigiani, i titolari di pubblici esercizi stanno pagando il prezzo piu' alto. E nonostante gli allarmi, le proteste e gli appelli, resta la spada di Damocle del fiume a rischio esondazione. Ora si superino le emergenze: da domani, ci metteremo al lavoro per valutare se esistono gli estremi di una class action contro i responsabili".
"Se ci sono responsabilita', queste vanno perseguite e punite - dice Taucci - non possono essere i soli commercianti a pagare di tasca propria il conto dell'incompetenza, o del dolo, di chi ha consentito che Pescara e Montesilvano venissero private di ogni difesa. Dalle attuali amministrazioni pretendiamo, ora, risposte definitive, e da ogni livello istituzionale pretendiamo un intervento decisivo sul fiume", aggiunge Taucci.
(La foto è stata scattata da Vincenzo d'Aquino)
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