"La Regione Abruzzo ha un occhio vigile ed attento sul complesso riordino che sta interessando le Province. Siamo consapevoli che questa fase transitoria ha modificato profondamento l'assetto istituzionale dell'ente Provincia che eravamo abituati a conoscere. Cosi' come siamo altrettanto consapevoli che ai cittadini dobbiamo offrire risposte ai loro bisogni anche in questi passaggi caratterizzati da un complicato riordino istituzionale". Lo afferma il consigliere regionali del Pd Sandro Mariani. "Non possiamo che dare seguito agli indirizzi generali del Governo - prosegue - e vigilare sul modo in cui avverra' il riordino che e' il vero oggetto della discussione sulle province. Ai dipendenti delle Province non puo' essere scaricato il malfunzionamento ed i disservizi di questi giorni ma allo stesso tempo va trovata la soluzione migliore per il loro ricollocamento in Regione o nei comuni. La Giunta regionale ha di recente approvato un disegno di legge che costituisce un insieme di principi attraverso cui affrontare la questione del riordino delle Province. "Sui dipendenti - aggiunge il capogruppo del Pd Sandro Mariani - a breve vi sara' una ricognizione del fabbisogno da parte di Regione, Comuni e di altri enti che dovranno comunicare per gli anni 2015 e 2016 le disponibilita' di personale necessarie per coprire i propri organici, in modo da avere un quadro unitario su come impiegare il personale provinciale in questi enti oppure tramite stipula di convenzioni con gli organi statali. Siamo impegnati in una difficile partita che ci assegna il compito di ridisegnare le risorse umane e strumentali delle province in favore di altri enti. Cosi' come siamo impegnati nel non disperdere quel patrimonio di servizi che l'ente Provincia ha erogato in questi anni e che oggi il Governo ci chiede di ripensare. Accanto a servizi che la Provincia non eroghera' piu' ve ne sono altri importanti che la 'nuova' Provincia potrebbe gestire, come ad esempio la centrale unica di committenza in favore dei comuni che se ne vorranno avvalere", dice infine Mariani.
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