“Le ragioni della politica e dell’appartenenza territoriale non possono prescindere dalla norma: Pescara sarà il Capoluogo della futura Provincia che sicuramente vedrà l’accorpamento di Pescara con Chieti e, noi auspichiamo, anche con Teramo, per realizzare quell’ideale ‘area metropolitana vasta’ contraria a spezzettamenti e fughe verso le Marche, ma piuttosto confermando la presenza in Abruzzo di una reale forza economico-istituzionale. E il ruolo di Pescara-Capoluogo non è stato deciso dalla politica, ma dalla legge numero 135 dello scorso 7 agosto, che ha fissato paletti e criteri per il Piano di riordino territoriale all’interno delle regioni, e, ovviamente, Pescara non intende assolutamente rinunciare a quel ruolo di leader che le viene assegnato in modo naturale parlando del vero motore economico d’Abruzzo. Ancora una volta faccio appello al senso di responsabilità delle Istituzioni coinvolte affinchè le spinte campanilistiche non facciano naufragare quel processo di innovazione che il Governo ci ha imposto, ma che soprattutto i cittadini ci chiedono”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia replicando alla proposta giunta dai vertici istituzionali di Chieti circa la volontà di proporre a Pescara di rinunciare a quanto previsto dalla legge della Spending Review lasciando a Chieti il ruolo di Capoluogo della futura Provincia.
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