''La scelta del governatore Gianni Chiodi, che non difendera' davanti alla Corte la costituzionalita' della legge voluta e votata dal Consiglio regionale d'Abruzzo, e' una mossa che ci aspettavamo. Del resto, fin da quando la proposta di legge e' approdata in Aula, a fronte del sostegno manifestato anche da parte di numerosi esponenti del PdL, il presidente Chiodi ha avuto un atteggiamento distante e disinteressato''. E' la dichiarazione dell'assessore all'Ambiente del Comune dell'Aquila, Afredo Moroni, anche coordinatore del movimento antigsdotto. ''Se necessario - aggiunge Moroni - porteremo le nostre istanze all'attenzione dell'Unione europea, dal momento che sono in gioco la sicurezza e la tutela dell'ambiente in un'area vastissima e sensibile del nostro Paese''. ''Nonostante tutto, pero', noi non ci arrendiamo - assicura Moroni - Intendiamo, infatti, portare avanti la nostra battaglia, insieme con tutte le rappresentanze istituzionali coinvolte, i Comuni, i Comitati e le associazioni di cittadini, sia a livello locale che governativo. In primo luogo - anticipa - solleciteremo, presso il Ministero dello Sviluppo economico, la convocazione del tavolo istituzionale che dovra' valutare il percorso alternativo del gasdotto in Adriatico. Proposta, quest'ultima, che assume ulteriore validita' ed economicita' alla luce del fatto che il gas non proverra' piu', come deciso in un primo momento, dal Nord Africa, bensi' dall'Albania''.
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