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Pubblicato il 12/01/2015 18:06

Montesilvano, esposto del Movimento 5 Stelle sulla gestione Considan

montesilvano, movimento 5 stelle

Il Movimento 5 Stelle ha presentato oggi un esposto in Procura, a Pescara, su una vicenda relativa all'utilizzo di fondi pubblici da parte del Considan, il consorzio intercomunale per la gestione delle acque nere in liquidazione dal 2008.

Nel corso della conferenza stampa il deputato del M5S Andrea Colletti e Manuel Anelli, consigliere comunale pentastellato a Montesilvano hanno parlato dei presunti legami di questa vicenda con Salvatore Buzzi, assurto agli onori della cronaca nazionale per "Mafia Capitale". In base alla ricostruzione di Colletti, informato da un cittadino, le cose sarebbero andate cosi': "Il consorzio Formula Ambiente, rappresentato da Salvatore Buzzi, nel 2005 compra la societa' Neturba, che possiede il 49 per cento della societa' Linda (che si occupa del servizio di igiene urbana) per 800 mila euro e dopo due anni il Considan si dimostra interessato all'acquisto di queste quote e quindi acquisisce le quote della Linda (il 49 per cento) in mano a Buzzi alla cifra pagata da lui, cioe' 800 mila euro, senza che risulti una perizia sul valore delle stesse e nonostante il Considan (che raggruppa i comuni di Montesilvano, Citta' Sant'Angelo, Silvi) si occupi solo del ciclo delle acque e non di rifiuti. Solo due anni dopo, ha proseguito il deputato, una perizia del Tribunale stabilisce che quel 49 per cento delle quote varrebbe 133 mila euro, cioe' un quinto di quanto sono state pagate".

"Noi, ha concluso il deputato, non possiamo dire se sono stati commessi reati o se c'e' stato un danno erariale ma vorremmo avere una risposta sia dal punto di vista politico che gestionale, dal commissario liquidatore". Colletti ha parlato di uno "scialo di risorse pubbliche" e si e' augurato che "i membri del Cda ne escano puliti perche' il Comune di Montesilvano non merita un'altra inchiesta".

"Ci chiediamo - ha detto Anelli - come il Considan, e quindi il Comune di Montesilvano, abbia potuto spendere 800 mila euro. Se oggi le Amministrazioni, anche quella di Montesilvano, non sono in grado di fare delle politiche di esenzione e' anche per via dello sperpero di denaro pubblico. Se dovesse esserci qualche ombra poco chiara, sara' l'autorita' giudiziaria ad occuparsi delle indagini", ha proseguito. Il consigliere comunale vorrebbe anche sapere "cosa ha prodotto il commissario liquidatore, al costo di 3.000 euro al mese, in tutti questi anni" e per ascoltarlo e' stata gia' convocata in Comune, ma non ha potuto partecipare alle riunioni". 

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